Il tempo che ritma la vita

Questo è un articolo che ho trovato sulla rivista "TAO YIN Magazine" del 1999, a firma di Patrick Shan. Tradotta dal francese è tuttora di un'attualità disarmante. Questo a dimostrare che i principi del taoismo non hanno tempo. Paolo Raccagni

Il tempo che ritma la vita sulla terra non è lineare, ma procede per cicli, per rivoluzioni. Attraverso il "cerchio" l'uomo ha incominciato a suddividere il tempo, con l'aiuto dei quadranti solari, poi con le lancette dell'orologio. Il carattere ciclico del tempo terrestre ha per origine il movimento circolare degli astri, che segnano la storia del nostro pianeta delle differenti fasi, stagioni, ere. Questa ripetitività ha permesso di constatare che con il susseguirsi del tempo, certi fenomeni si ripropongono in forma ciclica. L'osservazione di questi fenomeni hanno dato vita alle scienze astrologiche in numerose civilizzazioni.
L'influenza dei movimenti celesti sul destino umano è allo studio da lunga data nella civilizzazione cinese. Il NEIJING (300 A. C.) dice:
La terra benché di vaste dimensioni, è sostenuta nella sua corsa attraverso lo spazio da forze invisibili che la mantengono e la controllano. Se queste forze possono agire su una massa così importante come la terra, quanto potente dovrà essere la loro influenza su l'uomo? D'uguale entità sono le forze della terra che lottano per restare in equilibrio ed in armonia con le forze cosmiche: queste sono lo Yang del Cielo e lo Yin della Terra, della stessa potenza impressionante. Ognuna controbilancia l'altra durante la formidabile pulsazione delle stagioni: flusso e riflusso, avanzare e ritornare avvengono all'unisono. È all'interno di questo turbine del loro incontrasi sulla superficie della terra che prende forma la vita, ed è per il l'oro confronto che si producono le trasformazioni dei Cinque Movimenti (WUXING). C'è un momento di questa unione in cui la vita dell'Uomo appare, sostenuta dal costante salire dello Yin e discendere dello Yang”.
Fini osservatori della meccanica celeste (le prime carte del cielo, effemeridi ed orologi astronomici, appaiono in Cina dall'anno 1000 d. C.), i Cinesi, già da molto tempo hanno notato l'influenza qualitativa che possono esercitare il sole, la luna ed i pianeti sulla vita terrestre.
Questa osservazione fu all'origine delle due grandi teorie cosmogoniche cinesi: la teoria dello Yin/Yang e quella dei Cinque Movimenti o Cinque Influssi (WUXING, generalmente tradotti come Cinque Elementi). Sotto l'influenza combinata di questi Cinque Movimenti, il ciclo della vita sulla terra si svolge secondo cinque fasi/stagioni:

Il movimento Legno influenza la nascita, la germinazione (SHENG), la primavera;
Il movimento Fuoco influenza la crescita (ZHANG), l'estate;
Il movimento Terra influenza la maturità (ZUANG), la fine estate;
Il movimento Metallo influenza la vecchiaia, la senilità (LAO), l'autunno;
Il movimento Acqua influenza la morte, la messa a riposo, la conservazione (SI), l'inverno.

A seguito di questa teoria, gli esseri viventi, sono costituiti di cinque “vibrazioni primarie”, o “qualità d'energia”, simultaneamente presenti e che dominano a turno, cosi come i cinque colori primari che sono all'origine di tutte le combinazioni cromatiche, ed i cinque toni, alla base di tutte le musiche.
Queste cinque qualità dinamiche primordiali della vita vibrano, come cinque diapason, all'interno di tutti i fenomeni viventi che agiscono in natura (stagioni, clima,...) e nell'uomo (tessuti, organi, emozioni,...). All'interno di questa teoria di fenomeni vibratori, un organo come il Fegato, ad esempio, non apparirà come un semplice meccanismo organico, ma come la rappresentazione, all'interno del corpo, della stessa forma d'energia, detta Legno che in natura può dare vita al vento o alla primavera e nell'uomo alla vescicola biliare, agli occhi, ai tendini, alla collera o ancora, all'intuizione. Mentre, in natura, le stagioni si susseguono secondo il ciclo immutabile dei Cinque Movimenti, le funzioni organiche e le emozioni umane ne subiscono le stesse influenze cicliche: collera (legata al Legno), gioia (legata al Fuoco), rimuginare (legato alla Terra), inquietudine (Metallo) e paura (Acqua) si succedono in modo naturale, secondo un processo che può essere osservato, su uno o più anni, sia su un individuo che a livello di una intera società umana.
Partiamo dalla gioia. Questa emozione corrisponde al Fuoco; essa è associata ad un movimento di dispersione, di rilascio d'energia. La gioia segue generalmente dopo un periodo di lutti e di difficoltà. A livello di una società, il periodo dopo una guerra, o dopo una rivoluzione (periodo legato al Legno, alla collera), vede un sentimento di liberazione e di gioia invadere la popolazione. Questa epoca s'accompagna ad una di forte crescita, sia economica che sociale, in quanto tutto è da ricostruire. Il fatto che non occorra più lottare per sopravvivere fa scaturire un sentimento di agiatezza, di rilassamento, di facile godimento. È qui che si sono, per esempio, sviluppati i movimenti Hippie, non nel dopo-guerra, nel momento liberatorio, ma dopo il '68. Con “Peace and Love” come unico programma di vita.
Poi il Fuoco genera la Terra. Una volta che il fuoco di legna (e di gioia) si spegne, non resta che la cenere, che raffredda dolcemente. La Terra è l'epoca che corrisponde al ricordo, al rimuginare (“quelli erano bei tempi...”). Le cose si “assestano” e si osserva l'inizio di un ripiegamento su se stessi. Si preferisce continuare a vivere nella memoria del passato che di guardare al presente. Questa è una tappa di calma apparente, che sottolinea in effetti l'inizio del processo depressivo: “la gioia è l'inizio della depressione”, dice un proverbio cinese.
La Terra genera il Metallo: l'humus freddo si addensa e diviene minerale. L'epoca del Metallo è pesante. La nostalgia del passato lascia progressivamente spazio all'inquietudine per il futuro: “Ci sono stati i bei tempi, si, ma cosa mi riserva il futuro? Come sopravvivere professionalmente e finanziariamente?”. L'inverno si avvicina... ma l'inquietudine gela la capacità d'azione. Questa è la recessione che approfondisce il movimento di depressione ed annuncia la crisi.
Il Metallo genera l'Acqua: nelle profondità delle rocce si formano le falde freatiche. Questa è l'epoca ove ci si “rinterra” nell'attesa, dove l'inquietudine fa spazio alla paura. La crisi è profonda ed i presagi sono neri. In questa epoca di timori e dissapori, alcuni mettono fine alla loro vita. Altri si mettono in ibernazione, attendono che una nuova primavera venga a rimettere in moto il ciclo. Una primavera di collera e di rivolta (primavera di Praga, primavera di Pechino, rivoluzione d'aprile, maggio del '68 …).
Evidentemente tutte le rivolte non scoppiano sistematicamente in primavera ma essa esercita sempre un'influenza su il rilancio dell'energia. Al contrario, si può dire che le rivoluzioni e le guerre rappresentano la primavera, in un ciclo che l'umanità subisce fin dai suoi albori. Rivoluzione significa ciclo, quello della terra attorno al sole, come quello dell'uomo sulla terra. Che sia sociale o morale, culturale o proletaria, Trotsky aveva un po' ragione: l"a rivoluzione è permanente". E noi dobbiamo purtroppo ammettere che, da che mondo è mondo, l'umanità è sempre tra due guerre.
All'interno del corpo umano, come del corpo sociale, delle crisi e delle rivoluzioni sono dunque legate secondo la sequenza dei Cinque Movimenti. Questo ciclo è naturale come quello delle stagioni. Tuttavia, quando un organismo, umano o sociale, è in buona salute, questi aspetti Yin e Yang sono in equilibrio, subisce queste influenze, certo, ma in modo sufficientemente leggero, controllato, evitando così che si trasformino in crisi gravi (malattie) a seguito di una guerra interna. Vi è un rischio, ma non fatale. Un organismo equilibrato è cosciente della sua “rivoluzione interna permanente”, dunque può agire in prevenzione. Quando non vi sono delle riserve, oppure siano state sprecate, non avrà modo di assorbire gli chocs e vivrà i suoi cicli in modo violento. Questa è la spiegazione del perché le rivoluzioni sono più sensibili e drammatiche nei paesi poveri che nei paesi ricchi.
In quale fase del ciclo si trova l'umanità in questo periodo? La risposta è delicata, in quanto la legge fondamentale dello Yin/Yang, associata a quella del WUXING, vuole che quando un emisfero conosce l'estate, l'altro si trova in inverno... Tutti i paesi del globo non sono allo stesso stadio di evoluzione e non vivono i loro cicli alla stessa maniera. Occorre dunque avere una visione d'insieme a livello planetario. I paesi sviluppati, dopo aver basato, per oltre un secolo, la loro fortuna sull'asportazione delle risorse naturali, dai paesi poveri, hanno attualmente un sentimento d'inquietudine, senza dubbio giustificato. Il Fuoco ha finito di bruciare. Le sue ceneri ci hanno donato qualche decennio di stabilità economica e politica. L'Occidente è preoccupato per il suo futuro: pensioni, disoccupazione, educazione, immigrazione, economia, ecologia... E' sufficiente osservare lo straordinario aumento del consumo di tranquillanti ed ansiolitici, pro capite, dei paesi ricchi per vedere in quale fase del ciclo ci troviamo. Siamo tra il Metallo e l'Acqua. Tra l'energia del minerale, esaurito nella nostra febbre dell'oro, e quella dell'acqua, portatrice di vita, che diviene ora causa dei prossimi conflitti. Ma rimaniamo ottimisti, fino ad ora la primavera è sempre tornata.