43 GUAI – 夬: Mostrarsi Risoluti, lo Straripamento

di Paolo Raccagni

Gli Esagrammi del Calendario sono una sequenza d’immagini legata alla “simbologia” dei mesi dell’anno e sono parte integrante dell’YI JING, testo essenziale (JING) della cultura cinese, formato da sessantaquattro immagini che prendono forma da un tratto spezzato (YIN) e da un tratto intero (YANG). Con la combinazione di questi due tratti, a gruppi di sei, si ottiene una serie di dodici immagini che esprimono la proporzione tra YIN e YANG, ovvero il cambiamento del rapporto tra luce e ombra nell'arco dell'anno. A differenza degli altri esagrammi, le linee di questi dodici non sono mischiate tra loro, ma restano contigue in una successione progressiva che porta al riempimento dell'immagine fino al suo culmine. Il tratto intero cresce nel periodo Primavera-Estate, il tratto spezzato durante l'Autunno-Inverno.

L'esagramma di questo periodo, tra inizio Maggio e inizio Giugno, è GUAI, (夬 - Ricci 2761), La Risolutezza, il Mostrarsi Risoluti o lo Straripamento; è il numero 43 dell'insieme dei sessantaquattro esagrammi che compongono Il Libro delle Mutazioni, YIJING, ed è formato da cinque tratti interi posti alla base e uno spezzato, come ultimo tratto, che ricopre l’esagramma. Questo è il periodo dell’anno che anticipa il Solstizio d’Estate. La Primavera ha lasciato il posto al periodo estivo, l’ultimo tratto YIN sta per essere espulso per fare posto al sesto tratto YANG. Il segno rappresenta l’avvicinarsi del “traguardo”, l’approssimarsi al raggiungimento di un progetto, ma al conseguimento del nostro scopo si oppone un ostacolo, la forte tensione che accumulata per lungo tempo si trasforma in un eccesso (YANG) che, se non adeguatamente controllato, può portare a un esito fatale per il nostro programma.

L’esagramma GUAI ha come primo trigramma, quello inferiore, il Cielo, come secondo quello superiore, il Lago. Entrambi tendono verso l’alto creando una tensione che se trattenuta per lungo tempo può, come un fiume in piena (l’Acqua sopra il Cielo), rompere gli argini e inondare tutta la pianura distruggendo il lavoro di una vita. La situazione raccontata dall’immagine è il momento in cui occorre prendere una decisione, il tempo dell’attesa è finito, si deve agire con determinazione ed efficacia. Romper gli indugi e “tagliare e gettar fuori” (F. Jullien cita Wang Chuanshan o Wang Fu Zhi – 1619-1692) il fattore negativo, in questo caso rappresentato dal tratto YIN in alto, divenuto un ostacolo alla “trasformazione” o al compimento del nostro scopo.

L’ideogramma GUAI rappresenta, nella sua grafia antica, una mano che con un colpo d’ascia taglia in due parti un oggetto (L. Wieger – CHUEH: Lezione 43 O). Dunque un atteggiamento deciso, la presenza di un’“arma”, che non si rivolge contro qualcun altro, ma che compie un lavoro, dunque un’azione. “La risolutezza deve basarsi sull’unione della forza e della gentilezza” (Wilhelm).
La forza è rappresentata in questo caso dal Cielo, e la gentilezza dal Sereno, l’immagine del Lago. Dunque non la “cieca temerarietà” ma la risolutezza e la prudenza ci permette di essere pronti a cogliere il momento opportuno per l’azione che porterà al conseguimento del risultato. “Seta e Acciaio” è l'atteggiamento che dovrebbe accompagnare il praticante di Arti Marziali, Interne ed Esterne, ma anche il “guerriero” che c'è in noi tutti.
Ed è proprio verso questo guerriero che il commento alla sentenza, riportato da Wilhelm, pone l’accento. Un combattimento che deve essere portato verso se stessi, contro le nostre passioni “capaci di ottenebrare la ragione” e contro i nostri difetti. Questa lotta deve essere condotta senza armi, con prudenza e serenità, non in modo diretto, altrimenti passioni e difetti saranno sempre vittoriosi. Occorre dunque lavorare sul proprio carattere, senza irrigidirsi, “mantenendosi aperti agli influssi esterni attraverso un costante e severo esame di coscienza”.

Nella serie degli esagrammi del calendario lo Straripamento è l'immagine che anticipa il Solstizio d’Estate (1 - QIAN, Lo Slancio Creatore, il Creativo). Per i Cinesi dell’antichità questo momento dell’anno è già Estate, poiché il Solstizio è l’apice di questa stagione, iniziata 45 giorni prima. L’energia del Fuoco caratterizza la stagione con la sua estrema dinamicità, espansione e tendenza verso l’alto. Nel Ciclo di Generazione degli Elementi della Tradizione Cinese, il Fuoco è generato dal Legno, la Primavera, e a sua volta genera la Terra, la Tarda Estate.


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