di Paolo Raccagni
La visione del corpo, o meglio, il pensiero che sottende alla visione e all’immagine del corpo umano, è molto differente da civiltà a civiltà. Quello che ogni civiltà vede del corpo, o che crede di vedere del corpo, va oltre a ciò che i sensi sono in grado di percepire. Ogni civiltà è accomunata dalla capacità interpretativa di questa immagine corporea che è sempre legata alla concezione della vita, alla sua visione dell’universo, alla proiezione di questa immagine nei suoi sistemi di governo nonché dal linguaggio che utilizza per fare questo.
Nel pensiero cinese l’uomo è il prodotto della fusione tra il Soffio Originario del Cielo e l’Essenza della Terra: “… l’essere la cui natura è la più preziosa… è il risultato della virtù del Cielo e della Terra…” (LIZI). Da questa unione tra lo Yang, il Cielo, e lo Yin, la Terra, prende forma l’embrione e la vita si organizza seguendo i principi che sono stabiliti.
Il corpo, in quanto manifestazione del Cielo e della Terra, ha una parte alta, celeste e una parte bassa, terrestre. La parte alta è la regione sopra la vita, la parte bassa è la regione sotto. Simbolicamente la testa, rotonda, è legata al Cielo, i piedi, quadrati sono legati alla Terra.
Il corpo, come immagine del cosmo, è suddiviso in tre parti: una superiore, una inferiore e una mediana dove si realizzano gli scambi tra Cielo e Terra.
Se si considera il corpo come il risultato del lavoro dei Soffi, si può suddividere in Cinque parti (WU TI) ciascuna delle quali manifesta il Soffio dei Cinque Movimenti (WU XING) ognuno comandato da uno dei Cinque organi (WU ZANG).
Questa visione del corpo implica che che la costituzione dell’uomo è una realtà unica e coerente e che le leggi che lo governano sono sovrapponibili a quelle dell’universo. Noi siamo solidali al più infimo degli organismi viventi come alla stella più lontana; ogni pensiero, atto e parola… si ripercuote su tutto l’universo e a noi ritorna.
Per distinguere e descrivere gli elementi fondamentali dell’uomo, nell’ottica della M.T.C. si utilizzano cinque diversi ideogrammi: REN, l’uomo; TI la struttura corporea; QU il territorio corporeo; XING, la forma corporea; SHEN, la persona.
L’ideogramma REN (人 JEN - Ricci 2426) rappresenta un uomo in piedi, tra Cielo e Terra, ben saldo sulle gambe. Il suo significato va oltre a quello della persona esso rappresenta tutte le genti, l’Umanità intera.
Sempre il Dizionario Ricci della lingua Cinese presenta l’ideogramma REN (仁 JEN - Ricci 2427), scritto diversamente, e lo definisce come “la virtù dell’umanità”, ovvero la benevolenza disinteressata verso l’altro, la partecipazione dell’uomo alla Virtù del Cielo che si traduce anche come “l’amore per il prossimo”; l’ideale confuciano.
Così attraverso la benevolenza l’Uomo, in piedi tra Cielo e Terra, integra le loro virtù nel Cuore. “La benevolenza è il Cuore dell’Uomo… il Cuore dell’Uomo è il Cuore dell’universo” (LIZI).
L’ideogramma TI (體 T’I - Ricci 4865) rappresenta il corpo come insieme di membra e parti del corpo stesso, la forma, l’apparenza, ma anche un modello, un sistema nonché le sue essenze e i suoi principi. Dunque TI definisce le caratteristiche essenziali del corpo umano, la sua forma e la sua essenza; l’unicità della struttura corporea dell’essere attraverso la molteplicità delle parti che la costituiscono.
Con l’ideogramma QU (軀 CH’U - Ricci 1358) si identifica un corpo in carne ed ossa, ma con il concetto di “zona” ben delimitata, una circoscrizione amministrativa, una mappa (TU) del territorio. Questo carattere richiama la rappresentazione del corpo umano tipica della visione taoista alchemica; un corpo “rituale”, “talismanico”, dove è più importante descriverne il modello ideale e la sua funzione cosmica, che riprodurne fedelmente la realtà.
L’ideogramma XING (形 HSING - Ricci 2010) indica una forma (XING 型 è lo stampo in argilla, il modello), la “materialità” dell’apparenza fisica, l’aspetto, ciò che rende gli esseri differenti tra loro. Il carattere si riferisce dunque alla morfologia della persona, ma evoca anche il suo comportamento, i suoi atteggiamenti e le sue espressioni.
Ogni individuo è unico, singolare e la sua forma manifesta la sua originalità. XING è “la traccia visibile di qualche cosa che è invisibile”, e questo ci porta direttamente al concetto di XIANG, il simbolo, l’immagine. Con XING si determina la potenzialità dell’Uno attraverso le molteplici forme differenziate dei diecimila esseri.
L’ideogramma SHEN (身 SHEN- Ricci 4323) rappresenta un corpo visto di profilo dove si possono identificare la colonna vertebrale, il rachide e l’addome. SHEN è il corpo come sede della vita, la persona nella sua esistenza, sé stessa, integrata nell’insieme di tutti i suoi elementi, in tutte le sue espressioni fisiche, psichiche, energetiche e spirituali (神 SHEN).
E’ la persona presente qui e ora, che percepisce ciò che lo circonda attraverso i sensi, soffre e prova dolore attraverso il corpo, quel corpo che scomparirà per sempre alla sua morte. Ma SHEN rappresenta anche una donna incinta, dunque la vita nel suo percorso dalla nascita alla morte, la vita con i suoi lati oscuri e luminosi, le nostre esperienze, “il bello” e “il brutto”… Yin e Yang nella loro profonda armonia.
Bibliografia utilizzata:
Istituto Ricci - “Dizionario Francese della lingua Cinese” - Kuangchi Press;
E. R. de la Vallée - “Le 101 Nozioni Chiave della Medicina Cinese” - Red Edizioni Milano
C. Despeux - “Taoismo e Corpo Umano” - Edizioni Riza;
J. M. Kespi - “L’Homme et ses symboles en médecine traditionnelle chinoise” - Albin Michel