L'Anno del Coniglio o della Lepre

di Paolo Raccagni

 Foto di Wong Yu Liang dal Web

 Il calendario cinese è organizzato su due cicli: il ciclo solare e il ciclo lunare, dunque si basa su osservazioni astronomiche della posizione del Sole nel ciclo delle fasi lunari. Di conseguenza il primo giorno dell’anno cinese inizia con la seconda luna nuova dopo il solstizio d’inverno (21 dicembre) e tradizionalmente segna l’inizio della Primavera. Ciò significa che il primo giorno del capodanno lunare può verificarsi in qualsiasi momento tra il 21 gennaio e il 20 febbraio. Si determina quindi un sistema astronomico e astrologico diverso da quello occidentale che si basa sul calendario gregoriano (1582). Questo antico calendario che risale al XIV secolo a.C., si suddivide in cicli di sessanta anni ciascuno ripartito secondo un insieme Ramo e Tronco. Si costituisce quindi un sistema di sessanta nomi che si presentano a rotazione, dove il nome di ogni anno è costituito da due parti: il nome dell’animale dello zodiaco (ramo terrestre) e l’Elemento del periodo (tronco celeste).

 


Quindi mettendo insieme i termini Tronco e Ramo, il primo anno di un ciclo di 60 è chiamato Jia-Zi (Anno del Topo di Legno) poiché Jia è il Tronco Celeste (Legno) e Zi è il Ramo Terrestre (Topo). L’anno successivo è Yi-Chou (Anno del Bue di Legno), seguirà Bing-Yin (Anno della Tigre di Fuoco) e così via. L’undicesimo anno è Jia-Xu (Anno del Cane di Legno), ecc., finché un nuovo ciclo non ricomincia con Jia-Zi.

Quest’ordine vede il susseguirsi quindi dei seguenti segni dello zodiaco: Topo, Bue, Tigre, Coniglio (o Lepre), Drago, Serpente, Cavallo, Capra, Scimmia, Gallo, Cane e Cinghiale (o Maiale). Ognuno di questi segni zodiacali si combina con i Cinque Elementi fondamentali della Tradizione cinese: Legno, Fuoco, Terra, Metallo e Acqua.  Avremo dunque, nell’ordine dei 60 anni, per quanto riguarda la Lepre (o Coniglio): la Lepre di Fuoco (1987), la Lepre di Terra (1999), la Lepre di Metallo (2011), la Lepre d’Acqua (2023), la Lepre di Legno (2035). In senso più profondo ogni anno, in successione, è caratterizzato da un aspetto Yin e da un aspetto Yang.

 
Quest’anno avremo la luna nuova tra sabato 21 e domenica 22 gennaio 2023 e segnerà l’inizio dell’Anno Gui-Mao o della Lepre d’Acqua (兔 Tù - Lepre). Come l’anno precedente anche questo è governato dall’Elemento Acqua, una energia che in natura si esprime attraverso la sua fluidità, con la caratteristica di pulire e purificare, ma anche attraverso la sua forza e potenza, terribile e inarrestabile.
 
Animale legato, allo Yin, all’Occidente, nell’iconografia canonica è rappresentata spesso intenta a preparare l’elisir di “Lunga Vita”, con un pestello e un mortaio, al chiaro di Luna. Alcuni testi astrologici parlano di Coniglio o Gatto (Vietnam), ma non esistono costellazioni con questo nome.


Cosa ci aspetta nell'Anno della Lepre d'Acqua
 
Di solito è un anno “temperato”, quello della Lepre. Siamo usciti dagli artigli della Tigre, prendiamoci dunque il tempo per tirare il fiato e leccarci le ferite in un anno dedicato alla raffinatezza ed al buon gusto. Come una tana comoda e sofisticata, l'anno della Lepre tenderà a viziarci con le sue comodità. Ci illuderà con il denaro fatto senza troppa difficoltà. Alla Lepre piacciono le comodità, la sicurezza, evita i conflitti. Ha la capacità di percepire le intenzioni degli altri. Un anno dedicato alla diplomazia, al compromesso e alla calma.


Tenderemo a rimandare i compiti sgraditi e l’Acqua, l’Elemento che accompagna quest’anno, ci farà indugiare troppo verso gli obblighi che abbiamo preso con le persone che ci sono vicine e a mantenere gli impegni che abbiamo preso nei loro confronti. Tenderemo più facilmente all’autocommiserazione e a rimuginare sulle offese subite. L'anno della Lepre è quello in cui i sacrifici del passato vengono generosamente ricompensati. Tutti gli sforzi che abbiamo fatto durante l’anno precedente, daranno finalmente frutti la cui dolcezza è determinata dalla purezza dell'intento del nostro cuore.


L’anno della Lepre deve essere dedicato a pianificare le azioni che saranno intraprese nel prossimo anno e come affrontare gli eccessi del Drago di Legno o Drago Verde.
Facciamoci coccolare da un anno che si presenta senza troppi fastidi, che procederà lentamente come un corso d'acqua in pianura. Attenzione però a non perdere il contatto con la realtà, anche le calme acque di un fiume possono nascondere l’insidia.

La Lepre è anche un simbolo di fertilità, questo è un anno potente per avviare nuove iniziative imprenditoriali in quanto è gratificante per chi è disposto a correre dei rischi, ma anche per gli artisti ci sarà gratificazione e riconoscimento nonché coloro che cercano di avere figli.

Mudra e Qi Gong - Espulsioni dei Soffi Perversi

di Paolo Raccagni

Come abbiamo già descritto nel post “Mudra e Qi Gong” le mudra sono gesti, posizioni delle mani, che attivano delle interazioni che stimolano l'individuo, con obbiettivo di aumentarne le potenzialità fisiche nonché generare delle trasformazioni sia a livello energetico che a livello spirituale. Per quanto riguarda la pratica del Qi Gong ogni Scuola ha il suo repertorio di mudra, più o meno esplicite, eseguite con una o due mani, ma tutte hanno almeno questi scopi in comune:

  • sviluppare le capacità fisiche, energetiche e spirituali del praticante;
  • percepire, mobilizzare e “dirigere” energie specifiche;
  • avere un migliore risultato nelle pratiche.

La sequenza di seguito descritta, eseguita alla chiusura dello Yi Yin Fa di Cielo (Tian Yi Yin Fa 天一引法), rientra nelle pratiche delle “purificazioni rituali” del Qi Gong della Scuola San Yi Quan 三一拳, legata al Taoismo del Lingbao 靈寶. Le “purificazioni” sono delle pratiche rituali atte a liberare il corpo e lo spirito del praticante da ciò che è “impuro” e sono rivolte, in questo caso, ad espellere i cosiddetti “Soffi Perversi” (Xie Qi): soffi viziati che si oppongono ai soffi sottili, quindi nocivi alla salute.

La tecnica presentata è utilizzata per espellere questi soffi che si sono radicati a livello degli organi interni. Come per tutti gli atti di purificazione, questa sequenza ha come scopo finale la rimozione degli ostacoli che si oppongono al raggiungimento dello stato di salute del praticante. Più esotericamente rendere degno l’individuo, attraverso l’atto di purificazione, di entrare a contatto con la sua “sacralità” che, in seguito,  gli consentirà di accedere ad un livello superiore di comprensione o di entrare in relazione con il divino.

La Postura

Iniziamo assumendo la postura Wuji, l'atteggiamento che ogni praticante assume prima di iniziare ogni esercizio di Qi Gong. La postura Wuji, letteralmente del "Non-Colmo", ha come scopo mettere in relazione l'Uomo, nel modo migliore, con il Cielo e la Terra ed ottenere, attraverso questa verticalità, l'Unione dei Tre-Uno (San Yi 三一). I piedi sono appoggiati naturalmente a terra e la distanza tra un piede e l'altro è compresa tra la larghezza delle spalle e delle anche. Il peso del corpo è distribuito equamente tra entrambi i piedi. Le ginocchia sono leggermente piegate, il bacino è libero di muoversi tra apertura e chiusura. La colonna vertebrale è estesa, la testa è come sospesa ad un filo legato al vertice del cranio. Lo sguardo è rivolto all'orizzonte, il mento scende leggermente verso il basso in modo da stirare la nuca. Le braccia scendono lungo il corpo, le spalle sono rilassate, le mani con i palmi rivolti alle cosce. La respirazione è calma e profonda.

Posizionamento delle mani

Unire le mani - Con una inspirazione spostare il peso del corpo verso gli avampiedi, unire le mani facendo aderire i palmi l’un l’altro. Le spalle sono rilassate, gli avambracci risultano paralleli al terreno, le dita delle mani sono rivolte verso l’alto. Durante l’espirazione il peso del corpo passa progressivamente sui talloni. Al termine dell’espirazione si esegue una leggera pressione delle mani per consentire una buona aderenza dei palmi.

Questo gesto, le due mani unite con le dita rivolte verso l’alto, lo si incontra nella pratica del Qigong della Scuola San Yi Quan sia eseguito in posizione eretta che in posizione seduta. Conosciuta da quasi la totalità delle culture (nella pratica Yoga prende il nome di Anjali Mudra) pone chi la pratica in un atteggiamento di rispetto verso se stesso e gli altri. Induce al contatto con la propria spiritualità o con la divinità (atteggiamento di preghiera o di supplica). Conosciuta dai praticanti per la caratteristica di calmare la mente e riequilibrare il Qi, è una mudra molto usata nelle tecniche Taoiste di meditazione e di “lunga vita” (Yang Sheng 养生) in quanto aiuta ad entrare in un profondo stato meditativo e di consapevolezza.

 

Intrecciare le dita - Dalla posizione delle mani a palmi uniti con le dita rivolte verso l’alto intrecciamo le dita. Eseguire una compressione dei palmi durante una espirazione per poi allentare la pressione inspirando. Ripetere quesa azione fino ad ottenere una sensazione di energia che si comprime e si concentra all’interno del palmo per poi espandersi, durante l’inspirazione, dalle dita fino alle spalle. Il peso del corpo si sposta, progressivamente, dagli avampiedi (inspirazione) ai talloni (espirazione).
Concentrare nuovamente l’energia nelle mani serrando progressivamente le spalle, i gomiti, i polsi, le mani e le dita. L’immagine è comprimere una spugna, farne colare il liquido, per poi, allentando la pressione, assorbirne del nuovo. L’esercizio può essere ripetuto più volte.
In questa parte dell’esercizio incontriamo nuovamente una mudra a due mani. Anche questa può essere praticata sia in piedi che  in posizione seduta. Nelle tecniche Taoiste è nota come il “Sigillo del Fiore di Loto” ed è utilizzato per la stimolazione del Dantian Medio (centro del petto). La sua caratteristica o peculiarità, è incrementare la circolazione del Soffio (Qi) a livello dei Polmoni e del Cuore, inducendo la trasformazione del Qi in Shen.

Liberare l’energia - Con le braccia si esegue un movimento ad otto, come governare una barca senza timone utilizzando solo il remo di poppa. Lasciare “scorrere” il Qi dalle dita fino alle spalle, poi dalle spalle alle dita. Concentrare di nuovo l’energia nelle mani e ridurre progressivamente l’ampiezza del movimento.

Vibrazione - Serrare e comprimere con forza le mani intrecciate. “Chiudere le aperture del corpo, conservare l’Unità, comprendere l’Uno - Pi Quan Shou Yi”. L’Unità è conservata. Inspirando far vibrare le mani. Aumentare progressivamente questa vibrazione, dapprima a livello delle mani, coinvolgendo poi in successione le braccia, le spalle, la parte alta del tronco, infine tutto il corpo. Espirando la vibrazione diminuisce di intensità fino a cessare completamente. Si può ripetere la vibrazione anche alcune volte.

Espulsione dei Soffi Perversi

Elemento Fuoco. Al termine della vibrazione allungare gli indici  unendo i polpastrelli. In inspirazione elevare le mani intrecciate con gli indici allungati ed espirando “proiettarle” con forza verso il basso. Si può abbinare nel momento dell’espulsione, il suono “HAAA” espressione dell’Elemento Fuoco - “Come il suono delle fiamme quando si attizzano le braci”.
Questo modo di unire le mani è conosciuto ed utilizzato anche nelle pratiche Yoga con il nome Ksepana Mudra, favorisce l’eliminazione dei Soffi Perversi (Xie Qi 邪氣) dell’organo Cuore e dello stress con conseguente rilassamento delle tensioni a livello fisico-muscolare nonché mentale (il Cuore, legato all’Elemento Fuoco, è la sede dello Shen). Questa mudra può essere anche utilizzata al di fuori delle espulsioni. Se posta davanti al centro del petto e mantenuta per alcuni minuti con gl’indici verso l’alto, attiva il punto Zhong Ting (CV 16). Se invece scegliamo di metterla in relazione con il perineo (indici verso il basso), attiva il punto Hui Yin (CV 1) favorendo l’espulsione delle energie stagnanti  ed agevolando quindi l’assorbimento di quelle positive e “riparatrici” della Terra.

Elemento Legno. Serrare e comprimere con forza le mani e liberare la vibrazione. Allungare i medi unendo i polpastrelli. In inspirazione elevare le mani intrecciate con i medi allungati ed espirando “proiettarle” con forza verso il basso. Si può abbinare nel momento dell’espulsione, in espirazione, il suono “HUUU” espressione dell’Elemento Legno - “Come il soffiare del vento tra i pini in autunno”.
Ritroviamo un’altra mudra (Matangi Mudra) a mani doppie. Oltre ad agire sui Soffi Perversi che potrebbero aver invaso il Fegato (organo legato al Legno), questo gesto favorisce l’armonia interiore agevola il radicamento del praticante. Dona sollievo dall’ansia, dallo stress e dalla depressione.



Elemento Acqua. Serrare e comprimere con forza le mani e liberare la vibrazione. Allungare gli anulari unendo i polpastrelli. In inspirazione elevare le mani intrecciate con gli anulari allungati ed espirando “proiettarle” con forza verso il basso. Si può abbinare nel momento dell’espulsione, espirando, il suono “SHIII” espressione dell’Elemento Acqua - “Come pioggia ghiacciata sui tetti d’ardesia”.
Questa mudra è utilizzata per espellere i Soffi Perversi legati ai Reni organi posti in relazione all’Elemento Acqua.



Elemento Metallo. Serrare e comprimere con forza le mani e liberare la vibrazione. Allungare i mignoli unendo i polpastrelli. In inspirazione elevare le mani intrecciate con i mignoli allungati ed espirando “proiettarle” con forza verso il basso. Si può abbinare nel momento dell’espulsione, espirando, il suono “HEEE” espressione dell’Elemento Metallo - “Come il suono di seta strappata”.
Questa mudra (Murti Mudra) è utilizzata per agevolare l’espulsione dei Soffi Perversi legati all’Elemento Metallo favorendo il senso dell’equilibrio e la stabilità, rilassa le tensioni accumulate e libra la mente dal senso di “pienezza”.


Elemento Terra. Serrare e comprimere con forza le mani e liberare la vibrazione. Allungare i pollici mantenendoli ben aderenti. In inspirazione elevare le mani intrecciate con i pollici allungati ed espirando “proiettarle” con forza verso il basso. Si può abbinare nel momento dell’espulsione, espirando, il suono “HOOO” espressione dell’Elemento Terra “Come il suono di un tuono lontano in un temporale di tarda estate”. Questa mudra è utilizzata per espellere i Soffi Perversi legati alla Milza-Pancreas organi posti in relazione all’Elemento Terra.

 

 

Conclusione della Sequenza

Liberare i Cinque Soffi. Serrare e comprimere con forza le mani e liberare la vibrazione. In inspirazione elevare le mani intrecciate ed espirando “proiettarle” con forza verso il basso separandole. Ritornare alla postura Wuji.

Da notare che la sequenza di apparizione degli Elementi è inversa rispetto al senso naturale di apparizione (Legno, Fuoco, Terra Metallo Acqua). Questo senso di “rotazione” è specifico delle pratiche di purificazione che tendono a ripristinare la normale circolazione dei Soffi.