Calmare il Cuore Pacificare la Mente

a cura di Paolo Raccagni
 
L'Arte di Nutrire la Vita (Yangsheng 養生) è stata praticata in Cina sin dal V secolo a.C. in varie scuole e secondo molteplici tendenze.

Zhàozhōu Cōngshěn (Jōshū Jūshin 778 - 897)
Zhàozhōu Cōngshěn 趙州從諗 Maestro del Buddismo Chàn-Zen (conosciuto in Giappone con il nome Jōshū Jūshin 778 - 897)  era uno di “coloro che praticano la Via e che la mantengono pazientemente”. Famoso per l’aneddoto in cui un monaco gli chiese: “Il cane ha natura di Buddha o no? Jōshū rispose: “Wu”. Wu significa “no” ma il tono espresso dal Maestro fu come l’abbaiare di un cane. Fu il Maestro di pensiero di Hakuin Zenji 白隠禅師 1686 - 1769), Maestro Zen giapponese, famoso per aver scritto, tra l’altro, l’Orategama (“La teiera lavorata a sbalzo” - 1747) che comprende un saggio sulla pratica dell’introspezione.

La particolarità del testo che vi propongo è di porsi alla confluenza delle tre dottrine: il Taoismo, il Confucianesimo e il Buddismo. Dunque il testo giustifica la formula “Sān jiào hé yī 三教合一 - I Tre Insegnamenti si uniscono in Uno”. Questo aspetto può essere correlato al concetto espresso nel capitolo 14 del Daodejing: “Lo guardiamo senza vederlo, lo chiamiamo invisibile. Lo ascoltiamo senza sentirlo, lo chiamiamo impercettibile. Lo tocchiamo senza afferrarlo, lo chiamiamo impalpabile. Ecco tre cose inesprimibili che, confuse, fanno l’Unità”. La profonda origine del nome della scuola San Yi Quan, il “Pugno delle Tre Unità”.

Altro aspetto interessante di questo testo è la visione dell’Arte di Nutrire la Vita come una pratica vissuta e quotidiana attraverso i “Cinque Elementi” (Wǔxíng 五行) senza che ciò gli impedisca di prendere in considerazione un approccio alchemico, filosofico e persino sociopolitico, molto in anticipo sui tempi. “Raramente un riassunto di una pratica considerata esoterica è stato così chiaro e diretto. Qui ci troviamo difronte alla semplicità e all’efficienza, e questo ci disturba perché spesso preferiamo ciò che è complicato e inefficace” (Georges Charles). 

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Sanyi Quan

“L’Arte di Nutrire la Vita consiste nel mantenere fresche le parti superiori del corpo e calde le parti inferiori. Addossati allo Yin, abbracciamo quindi lo Yang. È essenziale sapere che, per Nutrire la Vita, si devono concentrare le proprie forze vitali nelle parti inferiori del corpo. Spesso, coloro che praticano la Via usano dire che, per ottenere l'elisir di lunga vita, è sufficiente compiere le Cinque Buone Opere (Wu Chang): l'umanità (elemosina), senso del dovere (benevolenza), saggezza (sincerità), meditazione (purezza), osservanza delle regole del rituale (responsabilità). Ma non dobbiamo dimenticare che i Cinque Fondamenti (Wuxing) che compongono il corpo materiale (Legno, Fuoco, Terra, Metallo e Acqua) sono conosciuti dai Cinque Organi di Senso: l'occhio, il tatto, la lingua, il naso e l'orecchio.

Se qualcuno chiede cosa s’intende dicendo che la preparazione dell’elisir di lunga vita è fatto assemblando le Cinque Radici dei sensi del corpo, dobbiamo rispondere che esiste la Legge dei Cinque Elementi, che previene l’accrescimento del desiderio. L’occhio, ad esempio, non dovrebbe guardare in modo casuale, l’orecchio non dovrebbe ascoltare in modo casuale, la lingua non dovrebbe gustare un sapore o parlare in modo casuale, il corpo non dovrebbe toccare in modo casuale e la mente non dovrebbe pensare in modo casuale. Se si obbedisce a queste leggi importanti, lo spirito di questa natura essenziale e complessa si presenterà da sola davanti ai nostri occhi. Questa natura essenziale è ciò che Mengzi (Mencio) chiama “l’espansione della conoscenza” (Zhìzhī 致知, Ricci 859 e 842). Ne consegue che concentrandole nello spazio sotto l'ombelico, nell’Oceano del Soffio, e mantenendole lì, anno dopo anno, in modo che diventino invincibilmente forti, prima di rendersene conto, il forno dell’elisir, le regioni esterne, interne e centrali, le otto regioni e i quattro quartieri dell’universo, diventeranno la stessa grande preparazione di questo elisir di lunga vita. Ci renderemo conto, quindi che l’io (Wǒzì, 我自 letteralmente io-io, Ricci 5549 e 5401) non è nato con l'individuo (Rén 人, la persona, Ricci 2426) ma prima della creazione del Cielo e della Terra (Xantian o Cielo Anteriore, prima della creazione del Cielo) e che non muore alla fine della vita, ma ritorna nel vuoto primordiale (Xū 虛 Ric. 2070). L’essere umano è quindi solo un divino eremita che prende in prestito la durata della vita per manifestarsi.

Questa acquisizione si accompagna del potere di toccare il Grande Oceano e trasformare la Terra in oro. È così che possiamo affermare “che una singola goccia di questo elisir trasforma il ferro in oro”. È essenziale nutrire la vita (Yangsheng). Prima di tutto, non ci si limita solo a modellare la forma (Yangxing) solo con esercizi fisici. Il segreto di questo processo consiste in un lavoro che consente allo stesso tempo di equilibrare il corpo e calmare lo spirito. Quando il corpo è in equilibrio, è possibile calmare lo spirito. Quando lo spirito è calmo, allora è possibile disciplinarlo. Quando lo spirito è disciplinato, si produce l’elisir. Quando l’elisir si produce, la forma si stabilizza, lo spirito è allora autentico (Zheng Shen). Dovrebbe essere chiaro che questo elisir non è certamente qualcosa di esterno al praticante, ma risiede in se stesso sia nella profondità della forma che nella sobrietà dello spirito. Sappiamo che ci sono campi in cui si trovano delle gemme (Bǎo 宝) e campi in cui viene coltivato il miglio. I campi di gemme sono i luoghi in cui vengono prodotti i gioielli e i campi di miglio, sono i campi in cui vengono coltivati questi cereali. Quindi, nell’essere umano, c'è quello che viene chiamato “Il Campo di Cinabro” (Dāntián 丹田). È la stanza del tesoro in cui l'energia viene immagazzinata e conservata. Il cinabro (Dān) può essere considerato un gioiello (Bǎo) ed è anche la roccaforte in cui viene coltivato l'elisir, in modo che la vita possa essere sostenuta per molti anni. L'elisir può essere pensato come qualcosa che coltivi e sviluppi come un'erba. Questo “Campo di Cinabro”, situato nella parte inferiore dell’addome, si trova sotto i Cinque Organi del corpo. È come un braccio di mare che comanda un centinaio di valli. Questo è il motivo per cui è anche chiamato “Oceano del Soffio” (Qìhǎi 氣海). Non si stanca mai di immagazzinare energie ma anche di ridistribuirle. Quando l’elisir è stato prodotto e portato alla sua perfezione, entra nel palazzo situato sull’isola al centro dell’Oceano del Soffio. Questo elisir, ancora una volta raffinato, viene quindi portato in altri due luoghi, uno situato al centro del torace (Zhongting), l’altro al centro del cranio (Mingtang).

La prima residenza dell’elisir e l’Oceano del Soffio sono entrambi sotto l’ombelico. Essi sono una cosa sola poiché si armonizzano (He). Il punto d’origine dell'energia e del movimento del soffio (Taisu = il Grande Flusso) si trova un po’ più in basso e la vera energia (Zhongqi = energia autentica) viene sempre preservata tra questi due luoghi. Se, attraverso questa pratica, il corpo e la mente si armonizzano di concerto, i capelli non si seccheranno, i denti non si allenteranno, la vista rimarrà chiara, la pelle rimarrà elastica. È l’esperienza che si verifica quando l’energia è stata conservata e l’elisir portato alla sua perfezione. Ma, naturalmente, l’efficacia di questa disciplina dipende interamente dalla purezza e dalla coerenza con cui si pratica. Chi pratica la Via spesso dice che prevenire è meglio che curare. Pertanto invitano coloro che si esercitano a controllare i propri pensieri e a pacificare le loro menti. L'orientamento dei medici è esattamente l'opposto. Dopo aver constatato che il male ha già stabilito il suo impero, cercano di agire contro di esso. Numerosi sono coloro che non si sono salvati o che hanno le loro menti turbate dalle droghe a loro somministrate. Perché è un dato di fatto che lo spirito, la mente e il corpo sono i tre pilastri fondamentali che sostengono l’essere umano. Quindi il saggio è attento a mantenere il suo corpo, a controllare il suo pensiero e a risvegliare il suo spirito mentre lo pacifica. L’arte di salvare la vita è come l'arte di proteggere un paese. Quello che chiamiamo “spirito” (Shen) è l'Imperatore; quello che chiamiamo “mente” (yi) è il Primo Ministro; ciò che chiamiamo “corpo” (Xing) è la popolazione. Proprio come le persone sono il mezzo per perfezionare lo Stato, la cura della mente e dello spirito è il mezzo per perfezionare il corpo.

Quando il popolo è portato alla rovina dagli errori del Ministro o dell’Imperatore, il paese deperisce. È quindi in balia del nemico interno ed esterno. Quando la mente è esaurita e lo spirito turbato, il corpo muore, vittima dei nemici interni, degenerazione degli organi e dei fluidi, e dei nemici esterni, le malattie. Ma quando il governo porta sinceramente la sua attenzione sulle classi inferiori e non perde mai di vista il lavoro e la fatica della gente, il popolo  prospera e il paese diventa forte. Nessun nemico all’interno. Nessun nemico invaderà il territorio. Lo stesso con il corpo dell'essere umano: l’essere saggio e ragionevole mantiene sempre a un basso livello l’energia del suo Cuore. Per questa ragione, i “sette mali” non trovano alcun spazio per muoversi, le “quattro visioni” non possono invaderlo dall’esterno. Si rafforzano le difese esterne e si consolidano le forze interne. Il corpo, la mente e lo spirito sono così mantenuti in buona salute e non è più necessario un intervento esterno. Un simile corpo è come una potente nazione che non ha più bisogno di ascoltare il suono delle corna e dei tamburi di guerra. Quando la calma è fuori e la pace è dentro, il pensiero è lucido e la mente è in pace.

Calmare il cuore permette di pacificare lo spirito. Se proteggiamo lo spirito attraverso la pace, da dove potrebbero venire le malattie? Oggi, sfortunatamente, gli esseri umani stanno facendo esattamente il contrario. Dalla nascita alla morte, il pensiero che li guida è aggressivo e non protegge la loro parola interiore per un solo istante. Non sanno nemmeno che il pensiero che li guida sia aggressivo. Sono pazzi come dei giovani cani che non fanno che correre avanti e indietro fino a quando non cadono dalla stanchezza. Quanto è pericoloso! D’altra parte, quando, nel “Campo di Cinabro” dell’addome, tutto è stabile, immutabile e durevole come una roccia, non si troverà un’oncia di pensiero illusorio, un granello di desiderio o di lussuria, né un accenno di desiderio inutile. Quindi il Cielo e la Terra saranno in armonia con l’essere umano realizzato ed autentico (Zheng Ren), e l’universo è allora il Drago con cui voliamo e la Tigre con cui galoppiamo. Quando seguiamo diligentemente questa disciplina, ci troviamo fermamente seduti come il Monte Kunlun e altrettanto mobili come il Grande Oceano.

Volare con il Drago Correre con la Tigre
La vera disciplina dell’introspezione ci insegna a capire che la verità inesprimibile e assoluta deve essere identificata con gli elementi stessi che vediamo nella nostra persona e che costituiscono il nostro corpo. La vera pratica dell’introspezione è fissata sotto l’ombelico a livello dell’Oceano del Soffio, il centro respiratorio dell’addome dove si manifesta il Grande Flusso, nel bacino e nella “Coda di Colomba” (Weilu = coccige / sacro), nei palmi delle mani e nella pianta dei piedi presi insieme o combinati tra loro. Quale ragionamento logico possiamo trovare in questo? Queste varie parti del mio corpo sono la mia intera unità corporea e la mia dignità personale. Dove c'è posto per le narici nella mia dignità personale? Questa totalità è il mio solo e unico terreno e le mie narici non sono diverse dall’ombelico o dalle dita dei piedi. Perché mettere uno sopra e l’altro sotto? Con quale diritto? Dovrei prestare maggiore attenzione al mio vestito o al cuscino su cui sono seduto o alla stanza in cui pratico piuttosto che alla mia unità corporea, che costituisce la mia individualità e la mia dignità? Questa totalità è al centro della mia origine. Potrei fare a meno di questa casa o disprezzarla? Come possiamo trovare la pace nell’armonia universale se trascuriamo o disprezziamo questa unità primordiale che costituisce la dimora originale dell’essere umano. Il rispetto per l’universo richiede rispetto per sé e per gli altri, non trascuratezza o disprezzo per qualsiasi parte di questa unità corporea. Se qualcuno mi chiedesse ora qual’è il vero spirito della meditazione, risponderei che consiste nel mantenere sempre un cuore benevolente e compassionevole, sia che si parli o che si muovano i gomiti mentre si scrive, che si sia in movimento o a riposo, sia che sia nell’onore o nella vergogna, nel guadagno o nella perdita, nel bene o nel male, raccogliendo tutti questi elementi in una strofa, dirigendo e concentrando questa energia con la forza di una roccia di ferro sotto l’ombelico e la parte inferiore dell’addome. Allora il corpo sarà libero, l'intenzione chiara e luminosa e lo spirito in pace.”

(Jōshū Jūshin 778 - 897)

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