L'Anno del Coniglio o della Lepre

di Paolo Raccagni

 Foto di Wong Yu Liang dal Web

 Il calendario cinese è organizzato su due cicli: il ciclo solare e il ciclo lunare, dunque si basa su osservazioni astronomiche della posizione del Sole nel ciclo delle fasi lunari. Di conseguenza il primo giorno dell’anno cinese inizia con la seconda luna nuova dopo il solstizio d’inverno (21 dicembre) e tradizionalmente segna l’inizio della Primavera. Ciò significa che il primo giorno del capodanno lunare può verificarsi in qualsiasi momento tra il 21 gennaio e il 20 febbraio. Si determina quindi un sistema astronomico e astrologico diverso da quello occidentale che si basa sul calendario gregoriano (1582). Questo antico calendario che risale al XIV secolo a.C., si suddivide in cicli di sessanta anni ciascuno ripartito secondo un insieme Ramo e Tronco. Si costituisce quindi un sistema di sessanta nomi che si presentano a rotazione, dove il nome di ogni anno è costituito da due parti: il nome dell’animale dello zodiaco (ramo terrestre) e l’Elemento del periodo (tronco celeste).

 


Quindi mettendo insieme i termini Tronco e Ramo, il primo anno di un ciclo di 60 è chiamato Jia-Zi (Anno del Topo di Legno) poiché Jia è il Tronco Celeste (Legno) e Zi è il Ramo Terrestre (Topo). L’anno successivo è Yi-Chou (Anno del Bue di Legno), seguirà Bing-Yin (Anno della Tigre di Fuoco) e così via. L’undicesimo anno è Jia-Xu (Anno del Cane di Legno), ecc., finché un nuovo ciclo non ricomincia con Jia-Zi.

Quest’ordine vede il susseguirsi quindi dei seguenti segni dello zodiaco: Topo, Bue, Tigre, Coniglio (o Lepre), Drago, Serpente, Cavallo, Capra, Scimmia, Gallo, Cane e Cinghiale (o Maiale). Ognuno di questi segni zodiacali si combina con i Cinque Elementi fondamentali della Tradizione cinese: Legno, Fuoco, Terra, Metallo e Acqua.  Avremo dunque, nell’ordine dei 60 anni, per quanto riguarda la Lepre (o Coniglio): la Lepre di Fuoco (1987), la Lepre di Terra (1999), la Lepre di Metallo (2011), la Lepre d’Acqua (2023), la Lepre di Legno (2035). In senso più profondo ogni anno, in successione, è caratterizzato da un aspetto Yin e da un aspetto Yang.

 
Quest’anno avremo la luna nuova tra sabato 21 e domenica 22 gennaio 2023 e segnerà l’inizio dell’Anno Gui-Mao o della Lepre d’Acqua (兔 Tù - Lepre). Come l’anno precedente anche questo è governato dall’Elemento Acqua, una energia che in natura si esprime attraverso la sua fluidità, con la caratteristica di pulire e purificare, ma anche attraverso la sua forza e potenza, terribile e inarrestabile.
 
Animale legato, allo Yin, all’Occidente, nell’iconografia canonica è rappresentata spesso intenta a preparare l’elisir di “Lunga Vita”, con un pestello e un mortaio, al chiaro di Luna. Alcuni testi astrologici parlano di Coniglio o Gatto (Vietnam), ma non esistono costellazioni con questo nome.


Cosa ci aspetta nell'Anno della Lepre d'Acqua
 
Di solito è un anno “temperato”, quello della Lepre. Siamo usciti dagli artigli della Tigre, prendiamoci dunque il tempo per tirare il fiato e leccarci le ferite in un anno dedicato alla raffinatezza ed al buon gusto. Come una tana comoda e sofisticata, l'anno della Lepre tenderà a viziarci con le sue comodità. Ci illuderà con il denaro fatto senza troppa difficoltà. Alla Lepre piacciono le comodità, la sicurezza, evita i conflitti. Ha la capacità di percepire le intenzioni degli altri. Un anno dedicato alla diplomazia, al compromesso e alla calma.


Tenderemo a rimandare i compiti sgraditi e l’Acqua, l’Elemento che accompagna quest’anno, ci farà indugiare troppo verso gli obblighi che abbiamo preso con le persone che ci sono vicine e a mantenere gli impegni che abbiamo preso nei loro confronti. Tenderemo più facilmente all’autocommiserazione e a rimuginare sulle offese subite. L'anno della Lepre è quello in cui i sacrifici del passato vengono generosamente ricompensati. Tutti gli sforzi che abbiamo fatto durante l’anno precedente, daranno finalmente frutti la cui dolcezza è determinata dalla purezza dell'intento del nostro cuore.


L’anno della Lepre deve essere dedicato a pianificare le azioni che saranno intraprese nel prossimo anno e come affrontare gli eccessi del Drago di Legno o Drago Verde.
Facciamoci coccolare da un anno che si presenta senza troppi fastidi, che procederà lentamente come un corso d'acqua in pianura. Attenzione però a non perdere il contatto con la realtà, anche le calme acque di un fiume possono nascondere l’insidia.

La Lepre è anche un simbolo di fertilità, questo è un anno potente per avviare nuove iniziative imprenditoriali in quanto è gratificante per chi è disposto a correre dei rischi, ma anche per gli artisti ci sarà gratificazione e riconoscimento nonché coloro che cercano di avere figli.

Mudra e Qi Gong - Espulsioni dei Soffi Perversi

di Paolo Raccagni

Come abbiamo già descritto nel post “Mudra e Qi Gong” le mudra sono gesti, posizioni delle mani, che attivano delle interazioni che stimolano l'individuo, con obbiettivo di aumentarne le potenzialità fisiche nonché generare delle trasformazioni sia a livello energetico che a livello spirituale. Per quanto riguarda la pratica del Qi Gong ogni Scuola ha il suo repertorio di mudra, più o meno esplicite, eseguite con una o due mani, ma tutte hanno almeno questi scopi in comune:

  • sviluppare le capacità fisiche, energetiche e spirituali del praticante;
  • percepire, mobilizzare e “dirigere” energie specifiche;
  • avere un migliore risultato nelle pratiche.

La sequenza di seguito descritta, eseguita alla chiusura dello Yi Yin Fa di Cielo (Tian Yi Yin Fa 天一引法), rientra nelle pratiche delle “purificazioni rituali” del Qi Gong della Scuola San Yi Quan 三一拳, legata al Taoismo del Lingbao 靈寶. Le “purificazioni” sono delle pratiche rituali atte a liberare il corpo e lo spirito del praticante da ciò che è “impuro” e sono rivolte, in questo caso, ad espellere i cosiddetti “Soffi Perversi” (Xie Qi): soffi viziati che si oppongono ai soffi sottili, quindi nocivi alla salute.

La tecnica presentata è utilizzata per espellere questi soffi che si sono radicati a livello degli organi interni. Come per tutti gli atti di purificazione, questa sequenza ha come scopo finale la rimozione degli ostacoli che si oppongono al raggiungimento dello stato di salute del praticante. Più esotericamente rendere degno l’individuo, attraverso l’atto di purificazione, di entrare a contatto con la sua “sacralità” che, in seguito,  gli consentirà di accedere ad un livello superiore di comprensione o di entrare in relazione con il divino.

La Postura

Iniziamo assumendo la postura Wuji, l'atteggiamento che ogni praticante assume prima di iniziare ogni esercizio di Qi Gong. La postura Wuji, letteralmente del "Non-Colmo", ha come scopo mettere in relazione l'Uomo, nel modo migliore, con il Cielo e la Terra ed ottenere, attraverso questa verticalità, l'Unione dei Tre-Uno (San Yi 三一). I piedi sono appoggiati naturalmente a terra e la distanza tra un piede e l'altro è compresa tra la larghezza delle spalle e delle anche. Il peso del corpo è distribuito equamente tra entrambi i piedi. Le ginocchia sono leggermente piegate, il bacino è libero di muoversi tra apertura e chiusura. La colonna vertebrale è estesa, la testa è come sospesa ad un filo legato al vertice del cranio. Lo sguardo è rivolto all'orizzonte, il mento scende leggermente verso il basso in modo da stirare la nuca. Le braccia scendono lungo il corpo, le spalle sono rilassate, le mani con i palmi rivolti alle cosce. La respirazione è calma e profonda.

Posizionamento delle mani

Unire le mani - Con una inspirazione spostare il peso del corpo verso gli avampiedi, unire le mani facendo aderire i palmi l’un l’altro. Le spalle sono rilassate, gli avambracci risultano paralleli al terreno, le dita delle mani sono rivolte verso l’alto. Durante l’espirazione il peso del corpo passa progressivamente sui talloni. Al termine dell’espirazione si esegue una leggera pressione delle mani per consentire una buona aderenza dei palmi.

Questo gesto, le due mani unite con le dita rivolte verso l’alto, lo si incontra nella pratica del Qigong della Scuola San Yi Quan sia eseguito in posizione eretta che in posizione seduta. Conosciuta da quasi la totalità delle culture (nella pratica Yoga prende il nome di Anjali Mudra) pone chi la pratica in un atteggiamento di rispetto verso se stesso e gli altri. Induce al contatto con la propria spiritualità o con la divinità (atteggiamento di preghiera o di supplica). Conosciuta dai praticanti per la caratteristica di calmare la mente e riequilibrare il Qi, è una mudra molto usata nelle tecniche Taoiste di meditazione e di “lunga vita” (Yang Sheng 养生) in quanto aiuta ad entrare in un profondo stato meditativo e di consapevolezza.

 

Intrecciare le dita - Dalla posizione delle mani a palmi uniti con le dita rivolte verso l’alto intrecciamo le dita. Eseguire una compressione dei palmi durante una espirazione per poi allentare la pressione inspirando. Ripetere quesa azione fino ad ottenere una sensazione di energia che si comprime e si concentra all’interno del palmo per poi espandersi, durante l’inspirazione, dalle dita fino alle spalle. Il peso del corpo si sposta, progressivamente, dagli avampiedi (inspirazione) ai talloni (espirazione).
Concentrare nuovamente l’energia nelle mani serrando progressivamente le spalle, i gomiti, i polsi, le mani e le dita. L’immagine è comprimere una spugna, farne colare il liquido, per poi, allentando la pressione, assorbirne del nuovo. L’esercizio può essere ripetuto più volte.
In questa parte dell’esercizio incontriamo nuovamente una mudra a due mani. Anche questa può essere praticata sia in piedi che  in posizione seduta. Nelle tecniche Taoiste è nota come il “Sigillo del Fiore di Loto” ed è utilizzato per la stimolazione del Dantian Medio (centro del petto). La sua caratteristica o peculiarità, è incrementare la circolazione del Soffio (Qi) a livello dei Polmoni e del Cuore, inducendo la trasformazione del Qi in Shen.

Liberare l’energia - Con le braccia si esegue un movimento ad otto, come governare una barca senza timone utilizzando solo il remo di poppa. Lasciare “scorrere” il Qi dalle dita fino alle spalle, poi dalle spalle alle dita. Concentrare di nuovo l’energia nelle mani e ridurre progressivamente l’ampiezza del movimento.

Vibrazione - Serrare e comprimere con forza le mani intrecciate. “Chiudere le aperture del corpo, conservare l’Unità, comprendere l’Uno - Pi Quan Shou Yi”. L’Unità è conservata. Inspirando far vibrare le mani. Aumentare progressivamente questa vibrazione, dapprima a livello delle mani, coinvolgendo poi in successione le braccia, le spalle, la parte alta del tronco, infine tutto il corpo. Espirando la vibrazione diminuisce di intensità fino a cessare completamente. Si può ripetere la vibrazione anche alcune volte.

Espulsione dei Soffi Perversi

Elemento Fuoco. Al termine della vibrazione allungare gli indici  unendo i polpastrelli. In inspirazione elevare le mani intrecciate con gli indici allungati ed espirando “proiettarle” con forza verso il basso. Si può abbinare nel momento dell’espulsione, il suono “HAAA” espressione dell’Elemento Fuoco - “Come il suono delle fiamme quando si attizzano le braci”.
Questo modo di unire le mani è conosciuto ed utilizzato anche nelle pratiche Yoga con il nome Ksepana Mudra, favorisce l’eliminazione dei Soffi Perversi (Xie Qi 邪氣) dell’organo Cuore e dello stress con conseguente rilassamento delle tensioni a livello fisico-muscolare nonché mentale (il Cuore, legato all’Elemento Fuoco, è la sede dello Shen). Questa mudra può essere anche utilizzata al di fuori delle espulsioni. Se posta davanti al centro del petto e mantenuta per alcuni minuti con gl’indici verso l’alto, attiva il punto Zhong Ting (CV 16). Se invece scegliamo di metterla in relazione con il perineo (indici verso il basso), attiva il punto Hui Yin (CV 1) favorendo l’espulsione delle energie stagnanti  ed agevolando quindi l’assorbimento di quelle positive e “riparatrici” della Terra.

Elemento Legno. Serrare e comprimere con forza le mani e liberare la vibrazione. Allungare i medi unendo i polpastrelli. In inspirazione elevare le mani intrecciate con i medi allungati ed espirando “proiettarle” con forza verso il basso. Si può abbinare nel momento dell’espulsione, in espirazione, il suono “HUUU” espressione dell’Elemento Legno - “Come il soffiare del vento tra i pini in autunno”.
Ritroviamo un’altra mudra (Matangi Mudra) a mani doppie. Oltre ad agire sui Soffi Perversi che potrebbero aver invaso il Fegato (organo legato al Legno), questo gesto favorisce l’armonia interiore agevola il radicamento del praticante. Dona sollievo dall’ansia, dallo stress e dalla depressione.



Elemento Acqua. Serrare e comprimere con forza le mani e liberare la vibrazione. Allungare gli anulari unendo i polpastrelli. In inspirazione elevare le mani intrecciate con gli anulari allungati ed espirando “proiettarle” con forza verso il basso. Si può abbinare nel momento dell’espulsione, espirando, il suono “SHIII” espressione dell’Elemento Acqua - “Come pioggia ghiacciata sui tetti d’ardesia”.
Questa mudra è utilizzata per espellere i Soffi Perversi legati ai Reni organi posti in relazione all’Elemento Acqua.



Elemento Metallo. Serrare e comprimere con forza le mani e liberare la vibrazione. Allungare i mignoli unendo i polpastrelli. In inspirazione elevare le mani intrecciate con i mignoli allungati ed espirando “proiettarle” con forza verso il basso. Si può abbinare nel momento dell’espulsione, espirando, il suono “HEEE” espressione dell’Elemento Metallo - “Come il suono di seta strappata”.
Questa mudra (Murti Mudra) è utilizzata per agevolare l’espulsione dei Soffi Perversi legati all’Elemento Metallo favorendo il senso dell’equilibrio e la stabilità, rilassa le tensioni accumulate e libra la mente dal senso di “pienezza”.


Elemento Terra. Serrare e comprimere con forza le mani e liberare la vibrazione. Allungare i pollici mantenendoli ben aderenti. In inspirazione elevare le mani intrecciate con i pollici allungati ed espirando “proiettarle” con forza verso il basso. Si può abbinare nel momento dell’espulsione, espirando, il suono “HOOO” espressione dell’Elemento Terra “Come il suono di un tuono lontano in un temporale di tarda estate”. Questa mudra è utilizzata per espellere i Soffi Perversi legati alla Milza-Pancreas organi posti in relazione all’Elemento Terra.

 

 

Conclusione della Sequenza

Liberare i Cinque Soffi. Serrare e comprimere con forza le mani e liberare la vibrazione. In inspirazione elevare le mani intrecciate ed espirando “proiettarle” con forza verso il basso separandole. Ritornare alla postura Wuji.

Da notare che la sequenza di apparizione degli Elementi è inversa rispetto al senso naturale di apparizione (Legno, Fuoco, Terra Metallo Acqua). Questo senso di “rotazione” è specifico delle pratiche di purificazione che tendono a ripristinare la normale circolazione dei Soffi.



I Cinque Pianeti dell’antica Cina (Wu Xing 五星)

a cura di Paolo Raccagni


Secondo la Tradizione Cinese il mondo sensibile, ovvero tutto ciò che noi riusciamo ad apprezzare con i sensi, deriva dalla trasformazione continua dello Yin-Yang. Quando questi principi si materializzano sulla terra essi prendono forme variabili che si caratterizzano sotto aspetti diversi che la saggezza della Antica Cina ha classificato in cinque categorie: i Cinque Elementi (Wu Xing 五行). Corrispondenti ognuno ad un elemento simbolico, permettono di raggruppare in una sola immagine diverse corrispondenze e di definirne una energia (Qi 氣) specifica. Questi elementi (Legno, Fuoco, Terra, Metallo e Acqua) si generano e si controllano mutualmente fornendo una nozione di movimento e di trasformazione.
Secondo la Tradizione, quindi, ogni aspetto della natura e della vita è soggetto a alle leggi dello Yin-Yang e dei Cinque Elementi, non di meno gli astri celesti come il Sole, la Luna e i Cinque Pianeti dell’Antica Tradizione.

Oltre ai due grandi astri che sembrano governare e dirigere il corso dell’anno e del giorno, si distinguono altre cinque “stelle” (Xing 星) più piccole, ma con ulteriori differenze rispetto ai punti luminosi del cielo. Mentre il Sole e la Luna restano al loro posto eternamente e conservano la stessa distanza tra loro, i Cinque Pianeti hanno, al contrario, un movimento proprio che a volte li avvicinano e a volte li allontanano dal Sole e dalle altre stelle del firmamento.  I Cinesi dell’antichità li chiamarono generalmente i Cinque Astri (Wu Xing 五星) e diedero loro il nome dei Cinque Elementi ai quali sono posti in relazione: Giove, Mu xing 木星 (Stella del Legno); Marte, Huo xing 火星 (Fuoco); Saturno, Tu xing 土星 (Terra); Venere, Jin xing 金星 (Metallo); Mercurio, Shui xing 水星 (Acqua). Di conseguenza, furono chiamati anche “I Maestri dei Cinque Elementi” (Wuxing wuhang zhi zhu 五星五行之主) o “L’Essenza dei Cinque Elementi” (Wuxing wuhang zhi jing 五星五行之精).

Questi nomi sono di epoca relativamente recente. All’inizio i Cinesi avevano identificato i Cinque Pianeti con nomi che erano più in relazione con le loro caratteristiche che con gli Elementi a cui sono posti in relazione: Giove era chiamato Pianeta dell’Anno (Suixing 歲星), Marte Bagliore Tremolante (Yínghuò 熒惑), Saturno il Pianeta Sempiterno (Tianxing 塡星), Venere il Grande Bianco (Taibai 太白), Mercurio il Pianeta dell’Ora (Chenxing 辰星). Vediamo di dare una breve spiegazione di questi termini in relazione al pianeta.

 Giove (Suixing 歲星)

Questo pianeta, del colore del Sole o dell’oro, ha una singolare analogia con il “Sovrano del giorno”. La sua rivoluzione si sviluppa in 11 anni e 318 giorni, circa 12 anni, ha quindi lo stesso rapporto tra quella della Luna e del Sole, ovvero un dodicesimo. Una rivoluzione di questo astro ne comporta dodici del Sole, proprio come una rivoluzione del Sole ne comporta dodici della Luna, la quale definisce i dodici mesi. Questa analogia con le dodici rivoluzioni lunari di un anno, ha determinato il suo nome: Pianeta dell’anno (Suixing 歲星).

A questo pianeta corrisponde la Beneficenza o l’Umanità, per le Cinque Virtù Cardinali, e alla Condotta, per per le Cinque Azioni. Quando la Beneficenza è in difetto, quando la Condotta è dimenticata, quando si tratta di agire contro le regole prescritte per la Primavera o quando si offende il fluido vitale del Legno, allora (il Principe) è punito e il Pianeta dell’Anno lo osserva” (Annali Astronomici: Tiānwén zhì 天文志).

Marte (Yínghuò 熒惑)

Marte è il Pianeta Rosso (Chixing 赤星), il colore del sangue. La sua marcia celeste è più rapida rispetto a quella di Giove e più vicina a quella del Sole, circa  due anni (1 anno e 322 giorni), il doppio di quest’ultimo. Se il Sole si trova all’equinozio, il punto in cui la durata del giorno equivale a quella della notte, e Marte si trova nello stesso punto, al successivo equinozio del Sole Marte non è con il Sole. Al successivo (trascorso un anno) il Sole avrà Marte in opposizione. Come per gli occidentali anche per i Cinesi questo contrasto nel loro movimento e il colore rosso di uno dei due, indussero gli uomini a supporre per Marte un carattere “guerriero” e porre sotto il suo dominio le guerre sanguinose e i combattimenti mortali. Sappiamo che questo pianeta varia sia in grandezza apparente che in luminosità a causa della sua distanza molto irregolare dalla Terra: accade che sia due volte più lontano da noi tra una opposizione all’altra. Per questa ragione i Cinesi l’hanno chiamato Yínghuò 熒惑, Bagliore Tremolante.

Come nell’amministrare la giustizia (Il Giustiziere è un altro nome di Marte) le prime basi sono i Riti e il Discernimento, dove troviamo Marte che sottende all’Osservazione dei Riti per le Cinque Virtù Cardinali degli uomini e al Discernimento per le Cinque Azioni. Quando i Riti sono in difetto, quando il Discernimento è perduto, quando si agisce contro le regole prescritte per l’Estate, quando si offende il fluido vitale del Fuoco, allora (il Principe) è punito e il pianeta Bagliore Tremolante lo osserva” (Annali Astronomici: Tiānwén zhì 天文志).

Saturno (Tianxing 塡星)

Saturno ha un movimento molto lento e pesante che “richiama” quello di un vecchio. Per quanto è lunga e lenta la sua rivoluzione si dice che “periranno un gran numero di persone che aveva visto nascere”. Questa sua caratteristica a fatto si che gli antichi gli avessero attribuito il dominio su tutti gli altri astri celesti nonché la facoltà di regolare la durata degli anni e dei secoli, da cui il nome di Pianeta Sempiterno (Tianxing 塡星).

Saturno è considerato il pianeta che imprime il movimento all’Universo, dunque è definito il Re dei pianeti, di conseguenza tutto ciò che concerne ai re della terra è sotto il suo dominio. È il Dio che presiede alle Quattro Stagioni e al Centro (la posizione della Terra rispetto gli altri Elementi) per questo motivo è chiamato anche il pianeta dell’Imperatore, il pianeta Imperiale o l’Imperatore Giallo (Huangdi 黄帝).

Gli astronomi cinesi dell’epoca dicevano che la sua marcia dura 28 anni (in realtà dura 29 anni e166 giorni), ma 28 è da intendersi come numero simbolico. Questo numero mette Saturno in relazione numerica con la rivoluzione lunare (28 giorni) quindi con l’aspetto Yin, femminile, Terra (è il pianeta legato all’elemento Terra), in opposizione quindi al Cielo, maschile, Yang. Questo suo aspetto “femminile” lo identifica come “colui che veglia sulle donne” che giudica, punisce e protegge.

Saturno è il pianeta della Buona Fede e della Lungimiranza, la Virtù Cardinale e l’Azione più importanti che deve avere il Principe. La Buonafede è la Virtù che supera per importanza l’Umanità, la Giustizia, l’Osservanza dei Riti e la Saggezza. La Condotta, la Parola, il Discernimento e l’Ascolto, le Cinque Azioni, sono governate dal cuore, ma per la Lungimiranza occorre attenzione e compassione.

Venere (Taibai 太白)

Venere, anche se più piccolo rispetto gli altri, è molto brillante. Mobile come il Sole e la Luna, sembra essere sempre ad un passo dal Sole. Visibile soltanto poco prima dell’alba o dopo al tramonto, nell’antichità i cinesi dicevono che “a volte apre, a volte chiude le porte del Cielo”. In Occidente i Greci lo chiamavano Lucifero o Vesper, stella del mattino e stella della sera. Infatti si pensava che fossero due stelle anziché una. I Cinesi già duemila anni prima della nostra era erano a conoscenza della sua unicità in quanto gli astronomi del tempo contavano già sette pianeti:

A oriente è l’Apertura della Chiarezza (Qiming 啟明);
a Occidente è la Tardiva (Changgeng o Chang Gung 長庚)”.

Secondo l’antica astronomia cinese Venere presiede ai domicili dell’Occidente e dell’Autunno e ha la sua residenza nella costellazione della Tigre Bianca. L’Occidente come l’Autunno sono legati all’Elemento Metallo e la Tigre Bianca ne è l’animale mitico. Questa sua relazione con il Metallo fa di Venere il pianeta che presiede ai soldati, agli omicidi e alle esecuzioni capitali.

L’Autunno è il periodo delle sentenze e delle esecuzioni capitali le quali esigono da parte del giudice la Virtù della Giustizia e della Precisione del Linguaggio, si metteranno dunque queste due Virtù sotto la presidenza dell’Astro dell’Autunno. Quando la Giustizia è in difetto e si parla a torto e di traverso; quando si agisce contro i Regolamenti prescritti per l’Autunno; o quando si offende il fluido vitale del Metallo allora (il Principe) è punito e Venere lo guarda” (Annali Astronomici: Tiānwén zhì 天文志).

Mercurio (Chenxing 辰星)

Mercurio è il più piccolo dei cinque pianeti conosciuti dagli antichi Cinesi (sette se contiamo il Sole e la Luna e rimasero tali fino all’avvento della dinastia Tang) e molto difficile da osservare a causa della sua brillantezza e della  sua vicinanza al Sole. Si muove con estrema velocità, vicina a quella della Luna, circostanza la quale  fa mettere sotto il sul dominio tutti gli aspetti legati al movimento. Mercurio, pianeta legato all’Acqua (Shui xing 水星), si muove lentamente quando si trova vicino al Sole e risulta più veloce quando si trova distante da esso. Un aspetto questo che lo pone in opposizione a Marte, pianeta del Fuoco (Huo xing 火星) il quale è più veloce in prossimità del Sole e più lento quando ne è distante.

Il suo apparire, in modo più distinto, durante gli equinozi e i solstizi pone sotto il suo dominio la regolazione dei tempi, delle stagioni, degli anni e dei secoli, da cui il nome Pianeta dell’Ora (Chenxing 辰星). In un paese rurale come la Cina Antica, Mercurio era atteso con molta ansietà. Se non era visibile durante una stagione era un segno di malaugurio, la stagione era sfortunata; se non appariva durante tutte e quattro le stagioni era segno di una grande carestia. Quando il suo colore è giallo è presagio di un buon raccolto; quando il suo colore è nero vi saranno inondazioni; quando il suo colore è blu come il cielo o bianco, vi saranno dei decessi.

Mercurio presiede la costellazione del Guerriero Oscuro, il suo compito è controllare, regolare e mettere in armonia i Principi della Luce e quelli delle Tenebre. Sotto il suo dominio sono l’Inverno, il freddo e l’umidità. In Inverno si mettono a morte i criminali e si muove guerra contro i briganti e i malfattori. Il processo è sotto la sua giurisdizione. Istruire un processo richiede Saggezza e l’obbligo di Ascoltare la difesa dell’accusato.

Quando la Saggezza è in difetto e quando l’Ascolto è negligente, quando si agisce contro le regole prescritte per l’Inverno e quando si offende il fluido vitale dell’Acqua (il Principe) è punito e Mercurio lo guarda” (Annali Astronomici: Tiānwén zhì 天文志).

L'Anno della Tigre d'Acqua

Il calendario cinese si basa su due cicli: il ciclo solare e il ciclo lunare. Di conseguenza il primo giorno dell’anno cinese inizia con la seconda luna nuova dopo il solstizio d’inverno (21 dicembre) e tradizionalmente segna l’inizio della Primavera. Si determina quindi un sistema astronomico e astrologico diverso da quello occidentale. Suddiviso in cicli di sessanta anni ciascuno ripartito in dodici quinquenni (12 x 5), vede, nell’ordine, il susseguirsi dei seguenti segni: Topo, Bue, Tigre, Coniglio, Drago, Serpente, Cavallo, Capra, Scimmia, Gallo, Cane e Cinghiale (o Maiale). Ognuno di questi segni zodiacali si combina con i Cinque Elementi fondamentali della Tradizione cinese: Legno, Fuoco, Terra, Metallo e Acqua.  Quindi avremo, nell’ordine dei 60 anni, per quanto riguarda la Tigre: la Tigre Rossa di Fuoco (1986), la Tigre Gialla di Terra (1998), la Tigre Bianca di Metallo (2010), La Tigre Nera d’Acqua (2022), la Tigre Blu/Verde di Legno (2034).  In senso più profondo ogni anno, in successione, è caratterizzato da un aspetto Yin e da un aspetto Yang.

I Dodici Segni Animali

 Dal 1 febbraio 2022 (tra il 31 gennaio e il 1 febbraio avremo la luna nuova) al 22 gennaio 2023, inizio dell’Anno del Coniglio (o della Lepre), è l’anno che il calendario cinese dedica alla Tigre d’Acqua (虎 HU - Ricci 2158). Quindi questo periodo è governato dall’Elemento Acqua, una energia che in natura si esprime attraverso il suo aspetto fluido e per la sua capacita di pulire, purificare, ma anche attraverso la sua forza e la sua terribile potenza. L’Acqua sembra essere il più contraddittorio dei Cinque Elementi, per ogni aggettivo che possiamo utilizzare per descriverne l’aspetto vale anche il suo contrario.

 

 
 Tradizioni e simbolismi legati alla Tigre

La Cina nella sua tradizione millenaria vede rappresentati Quattro Animali simbolici (Sì Xiàng 四象) posti a protezione delle Quattro Direzioni: a Est il Drago Verde, a Sud la Fenice Rossa, a Ovest la Tigre Bianca e a Nord la Tartaruga Nera (vedi anche “I Quattro Animali dei Palazzi Celesti”. Inoltre ad un quinto animale è stato assegnato il Centro: il Drago d’Oro che rappresenta la figura dell’Imperatore. Ad ogni punto cardinale è attribuita, secondo la legge dei Cinque Elementi, anche una stagione: Primavera per l’Est, Estate per il Sud, Autunno per l’Ovest e Inverno per il Nord. La stagione intermedia o la Tarda Estate è posta in relazione al Centro.


La letteratura dell’antica Cina descrive la Tigre Occidentale come una “bestia” enorme, di colore bianco, senza macchie ma con “raggi” di tigre sul dorso. È considerata il re degli animali e “La Signora delle Montagne”. Secondo gli antichi è un animale benigno, non attacca l’uomo, non divora animali vivi e si nutre solo di carogne (il bianco è il colore simbolico legato alla morte). “Al suo urlo si alza il vento; è come il rombo del tuono, tutti gli animali tremano di paura al solo sentirlo”.

 

La Tigre d'Acqua
 

Vediamo il perché nella tradizione cinese la Tigre Bianca è legata all’Ovest e all’Autunno. Tutto ciò prende origine da un fattore climatico. Nei territori della Cina centrale l’estate era caratterizzata da un calore intollerabile e l’autunno si presentava con delle tempeste equinoziali di vento secco che spazzava le foreste montane. Questi venti aridi che soffiavano da Nord-Ovest “bruciavano le foreste” costringendo gli animali a scendere verso la valle per trovare maggior nutrimento. Di conseguenza le tigri che avevano trovato riparo e cibo nelle foreste durante il periodo estivo, seguivano le prede verso valle e appaiono nelle pianure portando terrore e morte. Questa situazione meteorologica, di venti che soffiavano da Ovest e l’apparizioni delle tigri nelle pianure, hanno dato origine al detto “il vento segue la tigre”. Quindi le genti che abitavano le pianure avevano abbinato la presenza delle tigri come indice dell’inizio dell’Autunno e naturalmente le stelle che apparivano in quel periodo nel cielo occidentale presero il nome di “costellazione della Tigre” (vedi anche l’aneddoto del “Saggio Taoista e le Tigri”). L’Autunno per gli antichi Cinesi, come anche per altri popoli, era considerato il periodo della decadenza della natura e del Sole: “Nella via del cielo, l’autunno è il sicario”. A questo proposito l’Alta corte di Giustizia era chiamata il “Ministero d’Autunno” e tutte le esecuzioni capitali avvenivano in questo periodo.

La Tigre Bianca dell'Ovest

Cosa ci aspetta nell’Anno della Tigre d’Acqua

Ci siamo lasciati alle spalle l’Anno del Bue di Metallo, un anno in cui, lo avevamo previsto, il potere dell’autorità, sorda ad ogni richiesta di ascolto, ha riempito la nostra vita di vincoli e di divieti. Cosa ci attende sotto il segno della Tigre d’Acqua?

Certamente sarà un anno che non ci lascerà indifferenti. Irrequietezza e avventatezza segneranno questi dodici mesi dove disastri e dissidi accompagneranno il nostro cammino. Nel carattere della Tigre tutto sarà portato al limite, ogni gesto tenderà ad essere avventato e avrà sempre estreme conseguenze, nel bene e nel male, nella vita del singolo e della comunità.

Un anno imprevedibile. Gli accordi e le intese stipulate in questo periodo che richiedono fiducia e collaborazione, saranno fragili e rischieranno di spezzarsi ad ogni istante. Un periodo difficile per la diplomazia. Fortunatamente questi aspetti negativi saranno attenuati dalla capacità dell’Acqua di smorzare ogni rigidità. La tendenza al dominio della Tigre sarà assoggettata alla forza silenziosa e costante, di logoramento, tipica dell’Acqua. Tuttavia l’energia e il vigore di quest’anno, se ben indirizzate, potranno stimolare nuove idee, anche ardite e controverse, che potrebbero portare ad un profondo cambiamento nella nostra vita. L’aspetto di purificazione dell’Elemento Acqua metterà in evidenza queste opportunità di cambiamento.