Mudra e Qi Gong - Espulsioni dei Soffi Perversi

di Paolo Raccagni

Come abbiamo già descritto nel post “Mudra e Qi Gong” le mudra sono gesti, posizioni delle mani, che attivano delle interazioni che stimolano l'individuo, con obbiettivo di aumentarne le potenzialità fisiche nonché generare delle trasformazioni sia a livello energetico che a livello spirituale. Per quanto riguarda la pratica del Qi Gong ogni Scuola ha il suo repertorio di mudra, più o meno esplicite, eseguite con una o due mani, ma tutte hanno almeno questi scopi in comune:

  • sviluppare le capacità fisiche, energetiche e spirituali del praticante;
  • percepire, mobilizzare e “dirigere” energie specifiche;
  • avere un migliore risultato nelle pratiche.

La sequenza di seguito descritta, eseguita alla chiusura dello Yi Yin Fa di Cielo (Tian Yi Yin Fa 天一引法), rientra nelle pratiche delle “purificazioni rituali” del Qi Gong della Scuola San Yi Quan 三一拳, legata al Taoismo del Lingbao 靈寶. Le “purificazioni” sono delle pratiche rituali atte a liberare il corpo e lo spirito del praticante da ciò che è “impuro” e sono rivolte, in questo caso, ad espellere i cosiddetti “Soffi Perversi” (Xie Qi): soffi viziati che si oppongono ai soffi sottili, quindi nocivi alla salute.

La tecnica presentata è utilizzata per espellere questi soffi che si sono radicati a livello degli organi interni. Come per tutti gli atti di purificazione, questa sequenza ha come scopo finale la rimozione degli ostacoli che si oppongono al raggiungimento dello stato di salute del praticante. Più esotericamente rendere degno l’individuo, attraverso l’atto di purificazione, di entrare a contatto con la sua “sacralità” che, in seguito,  gli consentirà di accedere ad un livello superiore di comprensione o di entrare in relazione con il divino.

La Postura

Iniziamo assumendo la postura Wuji, l'atteggiamento che ogni praticante assume prima di iniziare ogni esercizio di Qi Gong. La postura Wuji, letteralmente del "Non-Colmo", ha come scopo mettere in relazione l'Uomo, nel modo migliore, con il Cielo e la Terra ed ottenere, attraverso questa verticalità, l'Unione dei Tre-Uno (San Yi 三一). I piedi sono appoggiati naturalmente a terra e la distanza tra un piede e l'altro è compresa tra la larghezza delle spalle e delle anche. Il peso del corpo è distribuito equamente tra entrambi i piedi. Le ginocchia sono leggermente piegate, il bacino è libero di muoversi tra apertura e chiusura. La colonna vertebrale è estesa, la testa è come sospesa ad un filo legato al vertice del cranio. Lo sguardo è rivolto all'orizzonte, il mento scende leggermente verso il basso in modo da stirare la nuca. Le braccia scendono lungo il corpo, le spalle sono rilassate, le mani con i palmi rivolti alle cosce. La respirazione è calma e profonda.

Posizionamento delle mani

Unire le mani - Con una inspirazione spostare il peso del corpo verso gli avampiedi, unire le mani facendo aderire i palmi l’un l’altro. Le spalle sono rilassate, gli avambracci risultano paralleli al terreno, le dita delle mani sono rivolte verso l’alto. Durante l’espirazione il peso del corpo passa progressivamente sui talloni. Al termine dell’espirazione si esegue una leggera pressione delle mani per consentire una buona aderenza dei palmi.

Questo gesto, le due mani unite con le dita rivolte verso l’alto, lo si incontra nella pratica del Qigong della Scuola San Yi Quan sia eseguito in posizione eretta che in posizione seduta. Conosciuta da quasi la totalità delle culture (nella pratica Yoga prende il nome di Anjali Mudra) pone chi la pratica in un atteggiamento di rispetto verso se stesso e gli altri. Induce al contatto con la propria spiritualità o con la divinità (atteggiamento di preghiera o di supplica). Conosciuta dai praticanti per la caratteristica di calmare la mente e riequilibrare il Qi, è una mudra molto usata nelle tecniche Taoiste di meditazione e di “lunga vita” (Yang Sheng 养生) in quanto aiuta ad entrare in un profondo stato meditativo e di consapevolezza.

 

Intrecciare le dita - Dalla posizione delle mani a palmi uniti con le dita rivolte verso l’alto intrecciamo le dita. Eseguire una compressione dei palmi durante una espirazione per poi allentare la pressione inspirando. Ripetere quesa azione fino ad ottenere una sensazione di energia che si comprime e si concentra all’interno del palmo per poi espandersi, durante l’inspirazione, dalle dita fino alle spalle. Il peso del corpo si sposta, progressivamente, dagli avampiedi (inspirazione) ai talloni (espirazione).
Concentrare nuovamente l’energia nelle mani serrando progressivamente le spalle, i gomiti, i polsi, le mani e le dita. L’immagine è comprimere una spugna, farne colare il liquido, per poi, allentando la pressione, assorbirne del nuovo. L’esercizio può essere ripetuto più volte.
In questa parte dell’esercizio incontriamo nuovamente una mudra a due mani. Anche questa può essere praticata sia in piedi che  in posizione seduta. Nelle tecniche Taoiste è nota come il “Sigillo del Fiore di Loto” ed è utilizzato per la stimolazione del Dantian Medio (centro del petto). La sua caratteristica o peculiarità, è incrementare la circolazione del Soffio (Qi) a livello dei Polmoni e del Cuore, inducendo la trasformazione del Qi in Shen.

Liberare l’energia - Con le braccia si esegue un movimento ad otto, come governare una barca senza timone utilizzando solo il remo di poppa. Lasciare “scorrere” il Qi dalle dita fino alle spalle, poi dalle spalle alle dita. Concentrare di nuovo l’energia nelle mani e ridurre progressivamente l’ampiezza del movimento.

Vibrazione - Serrare e comprimere con forza le mani intrecciate. “Chiudere le aperture del corpo, conservare l’Unità, comprendere l’Uno - Pi Quan Shou Yi”. L’Unità è conservata. Inspirando far vibrare le mani. Aumentare progressivamente questa vibrazione, dapprima a livello delle mani, coinvolgendo poi in successione le braccia, le spalle, la parte alta del tronco, infine tutto il corpo. Espirando la vibrazione diminuisce di intensità fino a cessare completamente. Si può ripetere la vibrazione anche alcune volte.

Espulsione dei Soffi Perversi

Elemento Fuoco. Al termine della vibrazione allungare gli indici  unendo i polpastrelli. In inspirazione elevare le mani intrecciate con gli indici allungati ed espirando “proiettarle” con forza verso il basso. Si può abbinare nel momento dell’espulsione, il suono “HAAA” espressione dell’Elemento Fuoco - “Come il suono delle fiamme quando si attizzano le braci”.
Questo modo di unire le mani è conosciuto ed utilizzato anche nelle pratiche Yoga con il nome Ksepana Mudra, favorisce l’eliminazione dei Soffi Perversi (Xie Qi 邪氣) dell’organo Cuore e dello stress con conseguente rilassamento delle tensioni a livello fisico-muscolare nonché mentale (il Cuore, legato all’Elemento Fuoco, è la sede dello Shen). Questa mudra può essere anche utilizzata al di fuori delle espulsioni. Se posta davanti al centro del petto e mantenuta per alcuni minuti con gl’indici verso l’alto, attiva il punto Zhong Ting (CV 16). Se invece scegliamo di metterla in relazione con il perineo (indici verso il basso), attiva il punto Hui Yin (CV 1) favorendo l’espulsione delle energie stagnanti  ed agevolando quindi l’assorbimento di quelle positive e “riparatrici” della Terra.

Elemento Legno. Serrare e comprimere con forza le mani e liberare la vibrazione. Allungare i medi unendo i polpastrelli. In inspirazione elevare le mani intrecciate con i medi allungati ed espirando “proiettarle” con forza verso il basso. Si può abbinare nel momento dell’espulsione, in espirazione, il suono “HUUU” espressione dell’Elemento Legno - “Come il soffiare del vento tra i pini in autunno”.
Ritroviamo un’altra mudra (Matangi Mudra) a mani doppie. Oltre ad agire sui Soffi Perversi che potrebbero aver invaso il Fegato (organo legato al Legno), questo gesto favorisce l’armonia interiore agevola il radicamento del praticante. Dona sollievo dall’ansia, dallo stress e dalla depressione.



Elemento Acqua. Serrare e comprimere con forza le mani e liberare la vibrazione. Allungare gli anulari unendo i polpastrelli. In inspirazione elevare le mani intrecciate con gli anulari allungati ed espirando “proiettarle” con forza verso il basso. Si può abbinare nel momento dell’espulsione, espirando, il suono “SHIII” espressione dell’Elemento Acqua - “Come pioggia ghiacciata sui tetti d’ardesia”.
Questa mudra è utilizzata per espellere i Soffi Perversi legati ai Reni organi posti in relazione all’Elemento Acqua.



Elemento Metallo. Serrare e comprimere con forza le mani e liberare la vibrazione. Allungare i mignoli unendo i polpastrelli. In inspirazione elevare le mani intrecciate con i mignoli allungati ed espirando “proiettarle” con forza verso il basso. Si può abbinare nel momento dell’espulsione, espirando, il suono “HEEE” espressione dell’Elemento Metallo - “Come il suono di seta strappata”.
Questa mudra (Murti Mudra) è utilizzata per agevolare l’espulsione dei Soffi Perversi legati all’Elemento Metallo favorendo il senso dell’equilibrio e la stabilità, rilassa le tensioni accumulate e libra la mente dal senso di “pienezza”.


Elemento Terra. Serrare e comprimere con forza le mani e liberare la vibrazione. Allungare i pollici mantenendoli ben aderenti. In inspirazione elevare le mani intrecciate con i pollici allungati ed espirando “proiettarle” con forza verso il basso. Si può abbinare nel momento dell’espulsione, espirando, il suono “HOOO” espressione dell’Elemento Terra “Come il suono di un tuono lontano in un temporale di tarda estate”. Questa mudra è utilizzata per espellere i Soffi Perversi legati alla Milza-Pancreas organi posti in relazione all’Elemento Terra.

 

 

Conclusione della Sequenza

Liberare i Cinque Soffi. Serrare e comprimere con forza le mani e liberare la vibrazione. In inspirazione elevare le mani intrecciate ed espirando “proiettarle” con forza verso il basso separandole. Ritornare alla postura Wuji.

Da notare che la sequenza di apparizione degli Elementi è inversa rispetto al senso naturale di apparizione (Legno, Fuoco, Terra Metallo Acqua). Questo senso di “rotazione” è specifico delle pratiche di purificazione che tendono a ripristinare la normale circolazione dei Soffi.



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