La Medicina Tradizionale

di Paolo Raccagni
   
   Quando ci si accosta allo studio dell’Uomo attraverso l’interpretazione che ci viene data da qualsiasi Medicina Tradizionale è opportuno ricordare che non si tratta di una scienza equiparabile alla medicina occidentale moderna. La differenza sostanziale tra lo spirito scientifico moderno e quello Tradizionale è che la scienza moderna rende obsoleto, ad ogni nuova scoperta, il pensiero che la precedeva. Al contrario la Tradizione attinge ad un sapere comune, profondo, unico, ovvero ad una conoscenza che accomuna tutti i popoli.

   Annick de Souzenelle nel suo libro “Il Simbolismo del Corpo Umano” afferma che le tradizioni, con il loro profondo messaggio, parlano la lingua UNA, quella prima di Babele. Esse hanno posato il loro segreto nel centro del nostro essere, come pure nei loro libri sacri ed il corpo ne è il depositario.

Allora possiamo dire che la Tradizione è una scienza, anzi La Scienza, che “… ci rimanda all’archetipo, al principio e ai principi, all’essere e alla sua manifestazione; il resto è solamente uso e costume” (J. M. Kespi). Una scienza rivelata tramite un’iniziazione o direttamente, nata perfetta, in epoca di cui nessuno ha memoria e che è giunta fino a noi tramite la trasmissione tra Maestro e allievo, in una lingua che affonda le sue radici nei riti, nei miti e nei simboli.

  La costante di questa Medicina è di porre l’Uomo come responsabile di sè stesso e in grado di riconoscere l’atteggiamento per acquisire e mantenere uno stato di salute, fisica, mentale e spirituale, migliore possibile, in relazione all’ambiente che lo circonda. La Medicina, disciplina affidata al sacerdote, un tempo custode del potere di guarigione, ed in seguito al medico, aveva il compito di “educare” l’Uomo attraverso consigli sul come nutrirsi e comportarsi, nell’indicare il modo migliore per rapportare le proprie regole di vita alla natura e mantenere la propria “autenticità”. Inoltre il suo compito era di regolarizzare, armonizzandole al ritmo del Cielo e della Terra, le energie dell’Uomo, evitando quindi la comparsa della malattia.

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