34 - DA ZHUANG: La Potenza del Grande


di Paolo Raccagni

Gli Esagrammi del Calendario sono una sequenza di immagini legata alla “simbologia” dei mesi dell'anno e sono parte integrante dell'YI JING, testo essenziale (JING) della cultura cinese, formato da sessantaquattro immagini che prendono forma da un tratto spezzato (YIN) e da un tratto intero (YANG). Con la combinazione di questi due tratti, a gruppi di sei, si ottiene una serie di dodici immagini che esprimono la proporzione tra YIN e YANG, ovvero il cambiamento del rapporto tra luce e ombra nell'arco dell'anno. A differenza degli altri esagrammi, le linee di questi dodici non sono mischiate tra loro, ma restano contigue in una successione progressiva che porta al riempimento dell'immagine fino al suo culmine. Il tratto intero cresce nel periodo Primavera-Estate, il tratto spezzato durante l'Autunno-Inverno.

L'esagramma di questo periodo, tra inizio Aprile e inizio Maggio, è DA ZHUANG, 大壯, La Potenza del Grande o La Grande Forza; è il numero 34 dell'insieme dei 64 esagrammi che compongono Il Libro delle Mutazioni, YIJING, ed è formato da quattro tratti interi posti alla base e due tratti spezzati che li ricoprono. Gli esagrammi sono composti tradizionalmente da due trigrammi sovrapposti che in questo caso rappresentano il Cielo, lo YANG, il movimento che sale, il trigramma inferiore, e il Tuono, espressione della forza, il trigramma superiore. Entrambi hanno un movimento ascendente conforme al moto Primaverile che caratterizza il periodo.

L'ideogramma di DA ZHUANG si divide in due immagini, un uomo adulto con il significato di grande e un altro elemento grafico che rappresenta un guerriero che richiama la forza. L'uomo è un adulto (大 DA – Ricci 4621 – grande, importante, nobile), nel pieno del suo vigore, rappresentato in piedi, ben piantato sulle gambe e con le braccia aperte che estende come per voler abbracciare il mondo; un immagine questa che richiama il simbolismo della Croce o il Cristo Redentore. L'ideogramma DA (大) evolve in FU (夫), l'Uomo realizzato, in TAI (太) assumendo il senso di “il più grande”, “supremo”, per poi “trasformarsi” in TIAN (天), il Cielo. L'altra immagine che segue (壯 ZHUANG – Ricci 1219) è composta dalla parte sinistra di un albero (MU木 – 木) tagliato (L. Wieger) o un utensile tagliente come una lama o un'alabarda (Ricci), tra le mani di un uomo importate (士 SHI - Ricci 4354 – uomo istruito, ufficiale, guerriero, saggio), un generale, ancor meglio un saggio. La composizione di questi “pittogrammi” dà il senso di “grandezza” e “vigore” che esprime l'esagramma del mese, ma la Forza del Grande Uomo (DA 大), dell'Uomo realizzato attraverso la conoscenza della sua arte (GONG FU功夫), del Santo ( SHI士) “... è proprio quella che non degenera in mera violenza, ma resta interiormente connessa con i principi del diritto e della giustizia” (commento alla sentenza dell'esagramma 34 del YIJING, riportata da R. Wilhelm).

Nella serie degli esagrammi del calendario la Potenza del Grande è l'immagine successiva all'Equinozio di Primavera (11 - TAI, La Pace). Dunque la Primavera, iniziata il giorno del capodanno cinese, è nel pieno della sua espansione e l'energia del Legno caratterizza questa stagione con la sua dinamicità, capacità di espandersi ed esternarsi. Legato al risveglio, alla nascita, alla rinascita, possiamo definire il Legno come “lo slancio vitale”. Nel Ciclo di Generazione degli Elementi della Tradizione Cinese, il Legno è generato dall’Acqua, l'Inverno, e a sua volta genera il Fuoco, l'Estate. L’emblema dell'ideogramma Legno (MU – 木) rappresenta una pianta, un albero, che si slancia verso l’alto (Cielo, YANG, Estate), ma che rimane ben radicata al suolo (Terra, YIN, Inverno). Nella giornata è il mattino, l’alba, il sorgere del sole. Nell’Uomo è la nascita, l’infanzia.

Esotericamente il Legno è “uscire alla luce”, dunque, rinnovamento, nascita, ma anche, per estensione, rinascita, resurrezione dopo la morte; e non è un caso che il periodo pasquale cada in questi giorni dell'anno. La Pasqua che significa passaggio, rappresenta per il cristiano proprio la “trasformazione” dell'Uomo, operata attraverso il Legno della Croce e il Metallo dei chiodi e della lancia (o alabarda), in un essere Divino o Celeste.



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11 - TAI: La Prosperità, la Pace


di Paolo Raccagni
Gli Esagrammi del Calendario sono una sequenza di immagini legata alla “simbologia” dei mesi dell'anno e sono parte integrante dell'YI JING, testo essenziale (JING) della cultura cinese, formato da sessantaquattro immagini che prendono forma da un tratto spezzato (YIN) e da un tratto intero (YANG). Con la combinazione di questi due tratti, a gruppi di sei, si ottiene una serie di dodici immagini che esprimono la proporzione tra YIN e YANG, ovvero il cambiamento del rapporto tra luce e ombra nell'arco dell'anno. A differenza degli altri esagrammi, le linee di questi dodici non sono mischiate tra loro, ma restano contigue in una successione progressiva che porta al riempimento dell'immagine fino al suo culmine. Il tratto intero cresce nel periodo Primavera-Estate, il tratto spezzato durante l'Autunno-Inverno.

11 - TAI: La Prosperità, la Pace
L'Esagramma che rappresenta La Prosperità, la Pace, è costituito da tre tratti interi (YANG) e tre tratti spezzati (YIN). Il trigramma inferiore, formato dai tre tratti interi, rappresenta il Cielo (QIAN) e quello superiore la Terra (KUN). Questo non vuol dire che il mondo sia sotto-sopra, ma che le due energie si sono completamente “fuse” l'una nell'altra.

L'esagramma del calendario di questo periodo, tra inizio Marzo e inizio Aprile, è TAI (泰 Ricci 4667), la Prosperità. L'ideogramma rappresenta, nella sua forma arcaica, un uomo che lotta nell'acqua, un fiume in piena, una inondazione (Wieger - Lezione 47 O), da qui il concetto di grande, enorme, estremo che non manca di ricondurci ad un altro carattere, TAI (太 Ricci 4660) più conosciuto tra i praticanti del TAI JI QUAN(太極拳). Sempre sul dizionario Ricci della lingua cinese, per quanto riguarda il Libro delle Mutazioni, troviamo questo significato: “Prosperità, sviluppo armonioso, momento ove i contrari comunicano”; e proprio per questo aspetto di armonia e comunicazione che l'esagramma di questo periodo è conosciuto anche con il nome di Pace.

Nell'ambito degli Esagrammi del Calendario in TAI, la lunghezza del giorno equivale a quella della notte: siamo dunque nell'Equinozio di Primavera (21 Marzo). La Primavera ha raggiunto il suo apice e sta evolvendo verso l'Estate, ma questo non comporta che l'inverno sia completamente uscito (i tre tratti yin, in alto, stanno uscendo dall'esagramma) dal periodo stagionale.

TAI rappresenta, dunque, l'armonia del Cielo e della Terra che nel movimento hanno scambiato la loro posizione. Questo scambio permette il “passaggio”, la “comunicazione”, da un polo all'altro: il Cielo, YANG nella sua natura, tende verso l'alto, la Terra, YIN, tende verso il basso. Uno limita l'esuberanza dell'altro sino a trovare il giusto equilibrio tra loro e, per estensione, tra il tempo (Cielo) e lo spazio (Terra). Tutto ciò si traduce nell'equilibrio tra i prodotti del tempo e il luogo di produzione e questo equilibrio si manifesta nell'aumento del raccolto, nella Prosperità (R. Wilhelm).

Ma il Cielo è anche ciò che è grande e la Terra ciò che è piccolo; dunque il grande e il piccolo “comunicano”; il saggio governante ascolta i bisogni del popolo e il popolo si adopera per soddisfare le richieste del sovrano, facendo cessare così ogni ostilità. Se nell'esagramma precedente, LIN - L'Avvicinamento, il dignitario rivolge il suo sguardo accondiscendente al suddito, ora si “attiva” per far propri i bisogni dell'altro; dunque lo scambio non è nel ruolo ma nella reciprocità di questa sovrapposizione (F. Jullien).

TAI è all’Undicesimo posto dell'ordine degli esagrammi, numero che nella tradizione numerologica cinese assegna il valore qualitativo a ciò che sta in mezzo che non può essere catalogato, dunque straordinario. Trovandosi tra il Dieci (5+5 o 5x2) e Dodici (6+6 o 6x2), due numeri che identificano l'Unità ritrovata (il Dieci) e l'organizzazione del sistema di regole (il Dodici), l'Undici rappresenta tutto ciò che è al di fuori di queste regole, dalle abitudini e dalla normalità. Rappresenta ciò che non è racchiuso nello spazio e nel tempo regolamentati; descrive ciò che esce dall'abituale ma che fa sempre parte dell'Unità (TAO). Attraverso questo Numero possiamo, dunque includere tutte le varianti che altrimenti non potremmo classificare.

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Corpo e differenziazione sessuale in MTC

Questo post è la traduzione, parziale, di un testo di Catherine Despeaux intitolato "Le corps, champ spatio-temporel, souche d'identitè", apparso in L'HOMME, 1996, tome 36 n°137. pp. 87-118. E' uno dei pochi testi dove si parla di "sesso", come differenziazione sessulale tra uomo e donna, nella visione del pensiero medico tradizionale cinese ed è esposto da una dei più grandi studiosi contemporanei del pensiero cinese. Per quanto mi riguarda una "chicca".

Tratto da “Il Corpo, campo spazio-temporale, una identità etnica” di Catherine Despeux
traduzione di Paolo Raccagni

La differenza tra il corpo dell'uomo e quello della donna riguarda più un aspetto di complementarità che di opposizione. Quando si ricorre ai due termini yin e yang che rimandano ad una complementarietà binaria, questa differenziazione la si vuol esprimere simbolicamente attraverso delle referenze a un registro che già appartiene all'astrazione, ma che trae la sua origine nell'ordine naturale delle cose. Solitamente si associa lo yin al femminile e lo yang al maschile; tuttavia, il corpo dell'uomo, come quella della donna, è costituito sia di yin che di yang, ma in proporzioni differenti che determinano il sesso e possono dare forma, in caso di squilibrio, ad individui sessualmente anomali. L'immagine di riferimento resta quello del corpo androgino, indifferenziato, dell'Uno indistinto al di là dello yin e dello yang (1).

Siamo quindi in presenza di un'ambiguità costante nei concetti relativi alla differenziazione sessuale, tanto forte è la volontà, consapevole o meno, ad offuscare la differenza. Il modello esplicativo rimane quella dell'uomo e rare sono le menzioni al corpo femminile; la sua specificità è raramente dichiarata, quasi mai rappresentata. A differenza della tradizione ippocratica, per esempio, nessuna descrizione precisa della matrice e degli organi genitali femminili è stata data se non in epoca recente, quando la conoscenza dell'anatomia occidentale è penetrata in Cina.

Una delle poche differenze corporee tangibili, ovvero la mancanza di “due dita” nelle donne (probabilmente i testicoli)(2), è citata in modo da non darle peso. Infatti, questa assenza è in relazione non alla struttura del corpo, ma ad un registro di ordine numerologico che classifica gli elementi principali del corpo, all'interno di un sistema di correlazioni con lo spazio-tempo. L'uomo ha quindi dodici dita dei piedi, dieci dita dei piedi più "due dita" in corrispondenza dei dodici periodi di un giorno. “Ma la donna (scrive il Perno Spirituale - Lingshu), ha due dita in meno, in quanto ella può dare rifugio in sé ad un altro corpo umano(3). Per i medici, dunque, si tratta di una mancanza e non di una interiorizzazione, nelle donne, dei genitali maschili, contrariamente ad altre culture che consideravano, ad esempio, le ovaie come l'equivalente “interiorizzato” dei testicoli. Inoltre, quest'assenza nelle donne è temporanea e può essere riempita dalla presenza episodica di un feto e in questo caso la correlazione cosmologica con il numero dodici viene mantenuta per il corpo della donna. Questa presentazione connota la specificità della donna nella sua funzione materna e dimostra ancora una volta l'importanza delle correlazioni temporali. Il primato della funzione materna si riflette nell'enfasi che viene data ai seni nelle donne. Infatti, nelle tecniche taoiste d'alchimia per il mantenimento del principio vitale, il serbatoio della pulsione vitale nell'uomo si trova nel campo di cinabro inferiore, sotto l'ombelico, in prossimità degli organi riproduttivi, nelle donne, invece, è la “cavità del soffio” QIXUE 氣穴, situata nella regione dei seni, organo di nutrizione(4).

Ci sono anche i cicli di evoluzione che segnano la differenziazione tra uomo e donna. La loro durata è di sette anni nelle donne, otto negli uomini. Qibo dice (all'Imperatore Giallo): “A sette anni, una ragazza possiede un Soffio di Reni abbondante, lei cambia i denti e vede i suoi capelli allungarsi. A quattordici anni, l'acqua celeste (TIANGUI 天癸) è prodotta, il Vaso Concezione (RENMAI) è sbloccato, il Canale di Assalto (CHONGMAI) è interamente riempito di Soffi, il sangue mestruale scorre ogni mese a periodi regolari e la giovane donna è feconda [...] Negli adolescenti, a sedici anni il Soffio dei Reni è al suo apogeo, l'acqua celeste (TIANGUI) appare, l'essenza seminale (JING) e Soffio debordano e scorrono”(5).

La differenziazione tra uomo e donna interviene anche per quanto riguarda i costituenti del corpo, ma in modo da sfocare di nuovo la loro differenza di natura; è una questione di numeri, di qualità e di proporzione. Se il Soffio (QI ) e il sangue (XUE ) sono entrambi presenti negli uomini e nelle donne, è il Soffio la base energetica dell'uomo e il sangue la base energetica della donna(6). Questa distinzione è importante nei concetti della Medicina Tradizionale Cinese (MTC): disturbi patologici nelle donne implicano piuttosto un disturbo a livello del sangue(7) e un disordine a livello del Soffio negli uomini.

Nella MTC, il cervello, il midollo osseo, lo sperma, sono chiaramente definiti con termini differenti, ma la loro affinità è sufficiente perché una perdita di sperma provochi un indebolimento delle ossa e del cervello. Questi concetti anche se oggi ci sorprendono, non sono propri della Cina. Una teoria medica greca pre-ippocratica considera che lo sperma derivava dal cervello e dai midolli(8) e concetti simili si trovano anche in India e in Egitto(9). Il termine JING, , “Essenza” è utilizzato in Cina sia per l'uomo che per la donna. Il "Libro dei Mutamenti", dice che i diecimila esseri nascono per trasformazione quando gli uomini e le donne scambiano le loro essenze(10). Inoltre, la stessa espressione è usata negli uomini come nelle donne per descrivere l'apogeo dell'atto sessuale che si conclude in entrambi i casi dalla “uscita della essenza”, CHUJING 出精. Se si considera il senso globale di JING, vediamo che questo termine si riferisce, nel contesto medico, alla quintessenza come risultato della nutrizione, che questa essenza è solo una manifestazione nel corpo, ben lungi dall'essere confusa o di essere ridotta al solo sperma, e JING evidenzia un legame tra il cibo e la sessualità. Tuttavia, la differenziazione sessuale si esprime attraverso le due diverse sostanze che scorrono dal corpo dell'uomo e della donna, lo sperma e il sangue mestruale. Inoltre, se i Taoisti hanno sviluppato per l'uomo tecniche per “il ritorno della essenza per riparare il cervello”, HUANJING BUNAO 还精 补腦, il loro equivalente per le donne è “trasformare il sangue per tornare al vuoto”, HUAXUE GUIXU 化血 归虛, o “decapitare il drago rosso” ZHAN CHILONG, espressione designante l'interruzione del ciclo mestruale e il ritorno nelle donne ad uno stato prepubere(11).

Un altro termine legato alla differenziazione sessuale, in comune all'uomo e alla donna, è quella di “acqua celeste”, TIANGUI, che, come abbiamo visto in un estratto da “questioni primordiali” citato in precedenza, si verifica nelle donne a 14 anni e a 16 negli uomini. Si potrebbe tradurre letteralmente questa espressione come “segno ciclico (GUI) del cielo”. Ma GUI è anche uno dei Dieci Tronchi celesti, marcatore spazio-temporale legato all'Acqua e al Nord. Questo termine ha lasciato perplessi i medici di diverse epoche che, o hanno ignorato la difficoltà e hanno assimilato TIANGUI direttamente allo sperma e al sangue mestruale, o hanno dato diverse spiegazioni circa la natura del rapporto tra questo termine e le specifiche sostanze maschile e femminile(12). Questo dibattito dimostra che la differenziazione delle sostanze avviene dopo la necessità di stabilire l'identità dell'uomo e della donna e il loro posto corrispondente nella visione della cosmogonia del mondo. Lo stesso uso del termine GUI rimanda alla cosmogonia. Ancora una volta, c'è una differenziazione temporale che marca il sesso: secondo Wang Bing, “l'uomo segue il ciclo solare e il suo Soffio è yang entra in risonanza con il ciclo giornaliero (ha un'erezione al giorno), mentre la donna, piena di sangue yin, segue il ciclo lunare e il suo sangue scorre una volta per lunazione”.

Inoltre, anche per quanto riguarda le sostanze, consapevolmente o meno, la volontà di abolire la differenza è forte. Li Shizhen, celebre medico e farmacologo del XVII secolo, descrive il rapporto tra il latte e il mestruo: “il latte si trasforma in mestruo, è per questo che il carattere è formato dall'elemento FU che significa trasformazione [...] Il risultato della trasformazione del sangue yin, è prodotto dalla milza e lo stomaco. Esso è conservato dal Vaso Concezione (RENMAI) e dal Vaso Governatore (DUMAI). Prima del concepimento, esso scende e dona “l'acqua mensile”, YUE SHUI 月水. Dopo il concepimento, rimane al suo posto e nutre l'embrione. Dopo il parto, il rosso si trasforma in bianco e dà la secrezione lattea(13).” Il legame tra il sangue mestruale e il latte materno permette di affermare l'analogia tra il latte (bianco) e l'essenza seminale, JING, dello stesso colore: partendo dalla differenziazione sono determinate delle analogie per trasformazioni. Questa relazione tra il latte, il sangue e l'Essenza è la più comunemente accettata; tuttavia, un'altro concetto più tardivo inverte le funzioni e fa discendere dal sangue la produzione del latte materno, così come l'Essenza e i midolli(14).

All'interno di queste classificazioni mentali, la determinazione del sesso dell'embrione, formato dall'unione delle essenze maschili e femminili, o dallo sperma del padre e dal sangue della madre, dipende dal periodo del concepimento e della posizione dell'atto (sessuale) nelle correlazioni spazio-temporali, dello sperma che prevale sul sangue o viceversa, al momento dell'unione(15), dalla scarsità o abbondanza dell'acqua celeste, TIANGUI, concetto che ci riporta l'antica denominazione di sesso debole in riferimento alla donna.

Infine, la donna differisce dall'uomo per il suo posto all'interno dei modelli proposti e per la sua appartenenza al genere yin, corrispondente, in senso spaziale alla destra, mentre lo yang è a sinistra. Nelle varie pratiche e nei rituali taoisti, una maggiore distinzione tra l'uomo e la donna è data dall'importanza della sinistra per l'uomo e della destra per la donna. Nelle tecniche di respiro per esempio, si precisa che ciò che gira a sinistra nell'uomo, nella donna gira a destra. Allo stesso modo, in alcuni atti rituali, la sinistra è utilizzata per l'uomo e la destra per la donna(16).

  1. Ames 1981: 21-46
  2. Il testo cinese impiega in effetti il termine zhi per designare le dita delle mani e dei piedi più “due dita” nell'uomo che mancano nella donna.
  3. Lingshu 10 (71): 471
  4. Despeux 1990: 206
  5. Suwen 1 (1): 4-5
  6. Suwen 2 (5): 35
  7. Furth 1986
  8. Jouanna 1992: 383
  9. Héritier-Augé 1985: 118
  10. YiJing, cap. Xici
  11. Despeux 1990: 243-256
  12. Uno dei dibattiti più completo su questo soggetto si trova nel Nuke Jiyao 1:14
  13. Bencao gangmu 52:2950
  14. Yixue Yuanshi 2:110
  15. Furth 1987
  16. Despeux 1986:67

Ringraziamenti: a Yves Kieffer sempre disponibile a correggere il mio francese, nonché italiano.