di Paolo Raccagni
Gli
Esagrammi del Calendario sono una sequenza di immagini legata alla
“simbologia” dei mesi dell'anno e sono parte integrante dell'YI
JING, testo essenziale (JING) della cultura cinese, formato da
sessantaquattro immagini che prendono forma da un tratto spezzato
(YIN) e da un tratto intero (YANG). Con la combinazione di questi due
tratti, a gruppi di sei, si ottiene una serie di dodici immagini che
esprimono la proporzione tra YIN e YANG, ovvero il cambiamento del
rapporto tra luce e ombra nell'arco dell'anno. A differenza degli
altri esagrammi, le linee di questi dodici non sono mischiate tra
loro, ma restano contigue in una successione progressiva che porta al
riempimento dell'immagine fino al suo culmine. Il tratto intero
cresce nel periodo Primavera-Estate, il tratto spezzato durante
l'Autunno-Inverno.
11 - TAI: La Prosperità, la Pace
L'Esagramma che rappresenta La Prosperità, la Pace, è costituito da tre tratti interi (YANG) e tre tratti spezzati (YIN). Il trigramma inferiore, formato dai tre tratti interi, rappresenta il Cielo (QIAN) e quello superiore la Terra (KUN). Questo non vuol dire che il mondo sia sotto-sopra, ma che le due energie si sono completamente “fuse” l'una nell'altra.
L'esagramma del calendario di questo periodo, tra inizio Marzo e inizio Aprile, è TAI (泰 Ricci 4667), la Prosperità. L'ideogramma rappresenta, nella sua forma arcaica, un uomo che lotta nell'acqua, un fiume in piena, una inondazione (Wieger - Lezione 47 O), da qui il concetto di grande, enorme, estremo che non manca di ricondurci ad un altro carattere, TAI (太 Ricci 4660) più conosciuto tra i praticanti del TAI JI QUAN(太極拳). Sempre sul dizionario Ricci della lingua cinese, per quanto riguarda il Libro delle Mutazioni, troviamo questo significato: “Prosperità, sviluppo armonioso, momento ove i contrari comunicano”; e proprio per questo aspetto di armonia e comunicazione che l'esagramma di questo periodo è conosciuto anche con il nome di Pace.
Nell'ambito degli Esagrammi del Calendario in TAI, la lunghezza del giorno equivale a quella della notte: siamo dunque nell'Equinozio di Primavera (21 Marzo). La Primavera ha raggiunto il suo apice e sta evolvendo verso l'Estate, ma questo non comporta che l'inverno sia completamente uscito (i tre tratti yin, in alto, stanno uscendo dall'esagramma) dal periodo stagionale.
TAI rappresenta, dunque, l'armonia del Cielo e della Terra che nel movimento hanno scambiato la loro posizione. Questo scambio permette il “passaggio”, la “comunicazione”, da un polo all'altro: il Cielo, YANG nella sua natura, tende verso l'alto, la Terra, YIN, tende verso il basso. Uno limita l'esuberanza dell'altro sino a trovare il giusto equilibrio tra loro e, per estensione, tra il tempo (Cielo) e lo spazio (Terra). Tutto ciò si traduce nell'equilibrio tra i prodotti del tempo e il luogo di produzione e questo equilibrio si manifesta nell'aumento del raccolto, nella Prosperità (R. Wilhelm).
Ma il Cielo è anche ciò che è grande e la Terra ciò che è piccolo; dunque il grande e il piccolo “comunicano”; il saggio governante ascolta i bisogni del popolo e il popolo si adopera per soddisfare le richieste del sovrano, facendo cessare così ogni ostilità. Se nell'esagramma precedente, LIN - L'Avvicinamento, il dignitario rivolge il suo sguardo accondiscendente al suddito, ora si “attiva” per far propri i bisogni dell'altro; dunque lo scambio non è nel ruolo ma nella reciprocità di questa sovrapposizione (F. Jullien).
TAI è all’Undicesimo posto dell'ordine degli esagrammi, numero che nella tradizione numerologica cinese assegna il valore qualitativo a ciò che sta in mezzo che non può essere catalogato, dunque straordinario. Trovandosi tra il Dieci (5+5 o 5x2) e Dodici (6+6 o 6x2), due numeri che identificano l'Unità ritrovata (il Dieci) e l'organizzazione del sistema di regole (il Dodici), l'Undici rappresenta tutto ciò che è al di fuori di queste regole, dalle abitudini e dalla normalità. Rappresenta ciò che non è racchiuso nello spazio e nel tempo regolamentati; descrive ciò che esce dall'abituale ma che fa sempre parte dell'Unità (TAO). Attraverso questo Numero possiamo, dunque includere tutte le varianti che altrimenti non potremmo classificare.
L'esagramma del calendario di questo periodo, tra inizio Marzo e inizio Aprile, è TAI (泰 Ricci 4667), la Prosperità. L'ideogramma rappresenta, nella sua forma arcaica, un uomo che lotta nell'acqua, un fiume in piena, una inondazione (Wieger - Lezione 47 O), da qui il concetto di grande, enorme, estremo che non manca di ricondurci ad un altro carattere, TAI (太 Ricci 4660) più conosciuto tra i praticanti del TAI JI QUAN(太極拳). Sempre sul dizionario Ricci della lingua cinese, per quanto riguarda il Libro delle Mutazioni, troviamo questo significato: “Prosperità, sviluppo armonioso, momento ove i contrari comunicano”; e proprio per questo aspetto di armonia e comunicazione che l'esagramma di questo periodo è conosciuto anche con il nome di Pace.
Nell'ambito degli Esagrammi del Calendario in TAI, la lunghezza del giorno equivale a quella della notte: siamo dunque nell'Equinozio di Primavera (21 Marzo). La Primavera ha raggiunto il suo apice e sta evolvendo verso l'Estate, ma questo non comporta che l'inverno sia completamente uscito (i tre tratti yin, in alto, stanno uscendo dall'esagramma) dal periodo stagionale.
TAI rappresenta, dunque, l'armonia del Cielo e della Terra che nel movimento hanno scambiato la loro posizione. Questo scambio permette il “passaggio”, la “comunicazione”, da un polo all'altro: il Cielo, YANG nella sua natura, tende verso l'alto, la Terra, YIN, tende verso il basso. Uno limita l'esuberanza dell'altro sino a trovare il giusto equilibrio tra loro e, per estensione, tra il tempo (Cielo) e lo spazio (Terra). Tutto ciò si traduce nell'equilibrio tra i prodotti del tempo e il luogo di produzione e questo equilibrio si manifesta nell'aumento del raccolto, nella Prosperità (R. Wilhelm).
Ma il Cielo è anche ciò che è grande e la Terra ciò che è piccolo; dunque il grande e il piccolo “comunicano”; il saggio governante ascolta i bisogni del popolo e il popolo si adopera per soddisfare le richieste del sovrano, facendo cessare così ogni ostilità. Se nell'esagramma precedente, LIN - L'Avvicinamento, il dignitario rivolge il suo sguardo accondiscendente al suddito, ora si “attiva” per far propri i bisogni dell'altro; dunque lo scambio non è nel ruolo ma nella reciprocità di questa sovrapposizione (F. Jullien).
TAI è all’Undicesimo posto dell'ordine degli esagrammi, numero che nella tradizione numerologica cinese assegna il valore qualitativo a ciò che sta in mezzo che non può essere catalogato, dunque straordinario. Trovandosi tra il Dieci (5+5 o 5x2) e Dodici (6+6 o 6x2), due numeri che identificano l'Unità ritrovata (il Dieci) e l'organizzazione del sistema di regole (il Dodici), l'Undici rappresenta tutto ciò che è al di fuori di queste regole, dalle abitudini e dalla normalità. Rappresenta ciò che non è racchiuso nello spazio e nel tempo regolamentati; descrive ciò che esce dall'abituale ma che fa sempre parte dell'Unità (TAO). Attraverso questo Numero possiamo, dunque includere tutte le varianti che altrimenti non potremmo classificare.
Per i riferimenti ai testi usati consulta la pagina bibliografia del blog.
Interessanti e raffinate connessioni simboliche e nemerologiche...! Thanks
RispondiElimina