di Paolo Raccagni
Questo brano prende spunto da una visita fatta con mia moglie Paola al Museo delle Ceramiche di Faenza, dove, per caso ed inaspettatamente, leggo la parola WU-CHI in una tavola di cartoncino esposta un una delle sale e con una serie di disegni (che poi imparerò a chiamare studi) rappresentanti il motivo decorativo del garofano (o peonia), forse il più amato ed apprezzato dal pubblico.
La ricerca del Maestro ceramista Enzo Mari per il Museo faentino parte dalla considerazione che questa decorazione, "in molte delle sue figure sono di forma o correlazione così anomale da suggerirne implicazioni fortemente simboliche" che vanno oltre alla semplice definizione di "cineserie". Lo studio della decorazione prende quale modello di riferimento un piatto di maiolica del 1700 ed il Maestro Mari ne divide subito la rappresentazione in tre livelli: il centro, intorno al centro e fuori dal centro. La parte centrale della decorazione è suddivisa ulteriormente in altre riproduzioni.
La prima riproduzione è il WU JI (WU CHI, il Non-Colmo). Raffigurato dall'Acqua Primordiale che rappresenta in molti miti della creazione del mondo, la sorgente di ogni forma di vita (il liquido amniotico...), il caos primitivo. L'acqua raffigura anche la totalità delle possibili manifestazioni, ben si lega dunque al concetto di energia (QI) latente e non manifesta, non organizzata e nella sua massima potenzialità. Nella decorazione prende forma dalle acque l'onda, l'elemento di congiunzione tra WU JI e la Peonia Yin, il fiore legato alla primavera alla nascita (o alla rinascita). "Contemporaneamente alla Peonia nasce la prima terra" (E. Mari).
La seconda riproduzione è il RECINTO. Il recinto rappresenta il luogo sacro, l'ara sacrificale, la dimora degli Dei. "Questo elemento è sempre accomunato alle peonie. Ricorda che anche guardando il piatto ci si trova di fronte al rito dell'alleanza, implicito in un pasto collettivo, il festino che ha funzione di far sbocciare la virtù." (E. Mari)
La terza riproduzione è la PEONIA YIN. Nasce dal WU JI, ha lo stesso colore dell'acqua dunque la stessa forza generatrice. Rappresenta lo YIN la parte in ombra, il principio femminile, la Terra. "Comprende due germinazioni: quella superiore, la coppia azzurro e cinabro che ricorda la complementarietà del binomio Yin-Yang: quella inferiore, il germoglio di cinabro della Peonia Yang indica la potenzialità di mutazione della Peonia Yin in quella Yang." (E. Mari)
La quarta riproduzione è la PEONIA YANG. Sostenuta dalla Peonia YIN, rappresenta lo YANG, la parte al sole, il principio maschile, il Cielo. Il suo colore richiama quello del cinabro (cristalli di mercurio di colorazione rossa) che simboleggia l'immortalità. In cima alla Peonia YANG una germinazione azzurra indica il continuo riproporsi del rapporto Yin-Yang.
Altri elementi decorativi al centro fanno da "riempimento del vuoto", tra i quali troviamo il bambù capace di allontanare i demoni nonché simbolo di longevità, di pace e tranquillità familiare.
Intorno al centro. Una linea di demarcazione che contorna il centro e lo separa dall'esterno come per delimitare "ciò che è al di là e ciò che è al di qua dell'universo", oppure separa ciò che era prima, anteriore, da ciò che è dopo, posteriore. La decorazione utilizzata è estremamente simbolica. Si possono trovare tratti ornamentali che richiamano la suddivisione in risaia del terreno dunque un simbolo di abbondanza e ricchezza o altri tratti più simili alla pelle squamata di un "drago" simbolo di fertilità e delle piogge primaverili.
Fuori dal centro, una serie di rappresentazioni fine a se stesse che "riempiono il vuoto" come per confortarci nella "paura del nulla".
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