Chuang-tzé sognò di essere una farfalla, e il sogno fu così intenso che al suo risveglio egli non ricordava più se era stato lui a sognare di essere una farfalla o una farfalla a sognare di essere Chuang-tzé.
Poi si guardò attorno.
Vide i banbini da portare a scuola, le cambiali da pagare, il cane che voleva fare la pipì un testimone di Geova alla porta e così chiuse gli occhi, stese le ali e volò via.
Poi si guardò attorno.
Vide i banbini da portare a scuola, le cambiali da pagare, il cane che voleva fare la pipì un testimone di Geova alla porta e così chiuse gli occhi, stese le ali e volò via.
Tratto da Stefano Salvi "101 Buddhanate Zen" Ed. BUM Mondadori Milano 1994
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