Le Mille e Una Via della Coscienza

Traduzione di Paolo Raccagni e Yves Kieffer

Georges Charles risponde all’intervista fatta, a lui e ad altre 17 personalità, dalla rivista Generation-Tao, sulla Coscienza. Queste le tre domande:

1. Come definiresti la coscienza? E la si può definire?
2. Quando ne hai fatto l'esperienza per la prima volta?
3. Perché è così importante per te?

Queste le tre risposte:

Essere è sufficiente…

1) Se, come il Maestro Kong (Confucio n.d.r.), si cerca di attribuire un senso alle parole (ZHENG MING) e dare a loro un “buon senso”, in altre parole del buonsenso, la coscienza è cum scientia, cioè letteralmente, “con la scienza” o ancora “scienza interiore”. Potremmo tradurre tutto ciò come “conoscenza interiore”. Secondo WANG YANG MING, molto prima di Descartes (Cartesio per noi italiani n.d.r.), la conoscenza, è la “nascita interiore” e non si acquisisce che attraverso la pratica e l’azione. Per me, la conoscenza interiore, è semplicemente e unicamente la pratica dell’interno. Praticare l’interno, è conoscere l’interno. È vivere con l’interno. È vivere la pratica. Il resto sono frottole. Comprendere è “prendere all’interno” e non prendere su di sé. “Io sono, dunque io penso”. Si può Essere senza pensare. Essere è sufficiente.

2) Quando si pratica da 53 anni e si insegna da 37, senza cessare di praticare, sono un totale di 90 anni; anche, e soprattutto, se spesso ci si è sbagliati, vuol probabilmente dire che si è coscienziosi. Questa è un’altra forma di coscienza. Potrei parlare di una NDE (Esperienza di Pre Morte n.d.r.) a seguito di un problema operatorio o di una illuminazione improvvisa per quanto concerne la benevolenza, o l’umanità (REN), un 24 dicembre: il supermercato era affollato di brave persone quando mi resi conto che avevo una scelta tra un sorriso e una scatola di granate, che però non avevo a portata di mano. Ho scelto di sorridere e dunque la benevolenza, un’alta virtù confuciana, probabilmente anche taoista e un po’ buddhista. Da allora, ho coscienza di essere benevolo. Questo mi basta. E continuo a praticare e insegnare.

3) Essere è sufficiente. Non ha alcuna importanza se ci si è spogliati del me-io-dunque. Che gli altri pratichino!

Georges Charles è un pioniere nella pratica delle arti marziali interne in Francia. Inizia la sua pratica nel 1958 e da all'ora non ha mai smesso. Egli trasmette il suo insegnamento dal 1974. Nel 1969 è stato coach in Tae Kwondo al Philadelphia Institute al Campus Universitario. Ha pubblicato una ventina di opere e più di mille articoli. E' anche il fondatore delle Arts Classiques del Tao.


Arts Classiques du Tao http://www.tao-yin.com
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