di Georges Charles
Traduzione a cura di Paolo Raccagni
Il Feng Shui è ora considerato come una pratica totalmente autonoma e autosufficiente. Non è sempre stato così! Il Feng Shui, sotto la dinastia dei Tang (618-907), era ufficialmente annesso al “Grande Servizio Medico” (Taiyi Chou), un’istituzione imperiale ufficiale che includeva una specialità che riguardava i “Medici Maestri in Incantesimi e Pentacoli” (Jeou Jin Zhi). Questo ramo della Medicina Classica includeva studi di Geomanzia (Fujia), Fisiognomica (Biaoginjia) e Geobiologia (Feng Shui). In origine fu il medico Sun Si Miao (581-682) che insisterà sui rapporti tra ambiente e salute sulla base delle osservazioni tratte dal Shijing il “Classico delle Odi” redatto già secoli prima… Nel suo “Note Complementari alle Ricette delle Diecimila Monete d’Oro” (Qian Jin Jian Yi Fa) si fa riferimento al Principe di Liou:
“Il Principe di Liou stabilì i limiti e la divisione del suo territorio. Salì e si fermò sulla cima della montagna, poi scese e si fermò nella pianura. Esaminò i luoghi in cui scorrono le cento sorgenti. Osservò le ombre per determinare i punti cardinali. Esaminò i pendii esposti a Nord e quelli esposti a Sud. Studiò il corso dei fiumi e quello delle faglie sotterranee. Considerò ciò che era sotto e ciò che era sopra. Nel fare questo definì lo Yin e lo Yang del paese per sapere come si ripartiscono gli elementi. Ciò gli ha permesso di riconoscere il valore profondo di tutte le costruzioni. Alla fine consultò la tartaruga e l’achillea (Yijing - Il Classico dei Mutamenti) per vedere se i suoi calcoli erano giustificati. Ci furono molti centenari e si lodò la saggezza di questo Principe” (Shijing Libro II canto VI).
Sun Si Miao spiegò che voleva seguire l’esempio della saggezza del Principe Liou e insistette affinché il Feng Shui fosse studiato come parte della medicina ufficiale. Per più di un millennio, i medici cinesi hanno usato il Feng Shui come parte della medicina preventiva. Fu solo all’inizio del XX secolo che il “Grande Collegio Medico” (Taiyi Yuan) e l’Imperatrice Cixi, ansiosa di imitare gli occidentali, soppresse con decreto questa pratica di studi medici. Di conseguenza, il Feng Shui, precedentemente riconosciuto come scienza, perse rapidamente la sua fama. Fu poi recuperato dai “divinatori” generalmente dalle pratiche Taoiste (Fangzhijia), di conseguenza fu considerato una superstizione popolare. Ciò non ha impedito ad alcune scuole di medicina di continuare a praticarlo in modo classico.
Queste scuole hanno continuato a utilizzare, in particolare, l’ideogramma “medico” (Zhouyuge) che disposto negli ambulatori di consultazione, con la sua semplice presenza rendeva e rende possibile rafforzare la circolazione d’energia o di calmare lo spirito dei pazienti. Questi medici hanno anche un rituale di purificazione che sfrutta i Cinque Movimenti (Metallo, Fuoco, Acqua, Terra e Legno) in funzione degli Orienti ( Sud, Nord, Est, Ovest e Centro). Questo rituale particolare, legato al capitolo IX dello Zhuangzi usa il Metallo (金 Jin) e il Fuoco (火 Huo)... il primo Elemento rappresenta l’ago (针 Zhēn) e il secondo la cauterizzazione o la moxibustione per mezzo dell’artemisia (灸 Jiǔ). Zhēnjiǔ 针灸 (ago e moxibustione) è il nome tradizionale cinese per l'Agopuntura...
Ciò che è meno noto è che questi medici usano anche pratiche di purificazione del corpo, basate sullo stesso principio, attraverso l’espulsione dei “soffi patogeni” (邪氣 Xieqi). Si tratta quindi di una pratica particolare del “Qigong” di tendenza Taoista che mira, attraverso movimenti effettuati in rapporto con gli Orienti, a liberare possibili energie patogene che si fossero accumulate durante le consultazioni o a contatto con i pazienti. Queste pratiche esistono ancora oggi in Cina e in molti istituti medici, ma raramente vengono insegnate agli occidentali perché i Cinesi hanno spesso paura di offendere le nostre convinzioni “scientifiche”... e ancora più quelle dei medici che sono venuti a studiare l’Agopuntura nella sua forma il più asettica. Inoltre, quando il professionista realizza i propri “amuleti medici”, è necessario che ne conosca il processo di fabbricazione. Questo passa necessariamente da una pratica corporea ad una calligrafia “magica” Taoista. La pratica corporea costituisce di per sé un “Qigong” che consiste nel mobilizzare, accogliere, condurre, controllare e utilizzare l’energia, seguendo un processo invariato da secoli. È davvero difficile pretendere di equilibrare gli altri e il loro ambiente se si è totalmente disequilibrati.
DAOYIN QIGONG NEL TRATTAMENTO PREVENTIVO DEL FENG SHUI...
Come il medico agopuntore, il “terapeuta” del Feng Shui che possiamo definire un “terapista dell’ambiente” rischia, una volta o l'altra, di confrontarsi personalmente con le cosiddette “energie patogene”. Basta ricordare che le varie traduzioni del termine cinese Xieqi che identifica queste energie, invitano ad una certa prudenza nella loro manipolazione: energie perverse, energie assassine, energie demoniache, soffio dei fantasmi... ecc. Basta leggere il capitolo sui “Tredici Demoni” di Jacques Lavier in “Histoire, Doctrine et Pratique de l’Acupuncture Chinois” (Ed. Henri Veyrier) per convincersi che questo non è un argomento del tutto innocuo e benevolo. Quando si parla, in ambito medico strettamente occidentale, di un tumore maligno, quest’ultimo termine ricorda il carattere cinese usato nel Feng Shui e nell’Agopuntura! Esiste, infatti, una differenza nel trattare un malato ogni tanto... o visitare una casa malsana non troppo spesso... e confrontarsi invece costantemente, in un ambito professionale, con la malattia dell'individuo o dell’ambiente. Tuttavia, un medico viene chiamato raramente quando si è in buona salute o un praticante di Feng Shui quando tutto è a posto in casa o nella propria impresa. Proprio come non c’è bisogno di avere una guardia del corpo quando non si ha nulla da temere. Il confronto permanente con energie malsane finisce per perturbare. È solo buon senso. Nell’ambito particolare del Feng Shui, la semplice lettura del XIX Capitolo del Zhuangzi ci permette di capire che possono esserci Gui 鬼 “fantasmi” piuttosto malevoli.
Oltre alla pratica del Feng Shui, vi sono varie altre pratiche che consentono, da un lato, di sbarazzarsi di queste “energie perturbatrici”... di questi Gui... e, in secondo luogo, di rigenerarsi. In questa semplice ipotesi, Feng Shui e Daoyin Qigong sono indissolubilmente legati. Queste pratiche energetiche permettono di ritrovare il proprio equilibrio e il proprio orientamento... che è semplicemente un Feng Shui del corpo. Inoltre, come nella pratica del Feng Shui, molte forme simboliche vengono utilizzate per purificare il corpo e l’ambiente in cui si vive, in particolare con il Daoyin Qigong, ma ciò vale anche per il Taijiquan, ... ecc. I contadini cinesi quando vedono i praticanti di Taijiquan nei parchi delle città e chiamano questa pratica la “Boxe contro le Ombre” (Guiquan 鬼拳) con un certo rispetto mescolato ad un poco d’inquietudine. Essi credono, che i Maestri in questa Arte vedano i Gui e che li combattano con più o meno successo... ma anche che in qualche modo li attraggono ed evitano quindi i parchi in cui questa Arte è praticata! La “Boxe contro le Ombre” è sempre stata considerata un poco magica.
Cosa si può dire del Baguazhang o “Palmo degli Otto Trigrammi” o dello Xingyiquan o “Pugno dell'Unione del Corpo e dell’Intenzione” che, come praticati dai Taoisti, mirano a rafforzare la salute e permettere l’autodifesa... ma anche di armonizzare l’ambiente. Quest’ultima ipotesi è raramente accettata, ma non è più sorprendente di quella di diventare invincibile o di proiettare un avversario senza toccarlo. La pratica delle Arti Classiche del Tao come per le “arti interne”... Daoyin Qigong, Taijiquan, Xingyiquan, Baguazhang…, ma anche la calligrafia, il tiro con l'arco, la composizione floreale..., permettono di riequilibrare l’ambiente ove queste Arti sono praticate è prevedono anche l’uso di amuleti (trigrammi, esagrammi, immagini divinatorie).
La “emissione dovuta al movimento” è equivalente alla “emissione dovuta alle forme”. Questa particolare relazione tra il Feng Shui e queste pratiche energetiche può essere definita come un Daoyin Feng Shui... L’obiettivo essenziale del Feng Shui è infatti quello di armonizzare l’ambiente in cui si trova l’essere umano... compito molto difficile quando l’essere umano è lui stesso disorientato, disallineato, sbilanciato. Come è possibile armonizzare un ambiente, un habitat, una stanza se chi lo occupa non trova la propria armonia? È difficile credere a chi afferma di essere in armonia con l’universo o con la natura quando è poi arrabbiato con il proprio vicino e non lo può sopportare. La maggior parte delle pratiche di salute e d'illuminazione cinesi hanno come scopo iniziale di ritrovare questo equilibrio interno, questa sottile armonia che, a poco a poco, consente di considerare la vita nel suo aspetto più positivo... un movimento di apertura verso l’esterno.
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