Semplici Meditazioni Taoiste

di Yves Kieffer e Paolo Raccagni

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Negli ambienti taoisti, ciò che oggi chiamiamo genericamente “meditazione” si dice guan 觀 che significa letteralmente: guardare con attenzione, scrutare o anche esaminare minuziosamente. Negli ambienti buddisti, si usa il termine chan 禪, l’equivalente di zen in giapponese. Esistono poi varie distinzioni come neiguan 內觀 (osservare all’interno, cioè osservare la mente), waiguan 外觀 (osservare all’esterno, cioè osservare i propri fenomeni fisici), yuanguan (osservare in lontananza), kongguan (osservare il vuoto). *

Il taoismo è noto per le sue varie meditazioni, a volte semplici come ad esempio il "Sedersi nella Quiete" (Jingzuo 靜坐) o "Sedersi e Dimenticare" (Zuowang 坐忘) e altre volte molto complesse, come la "Meditazione Taoista del Calendario di Giada dei Re della Cina Antica" (Lao Wang Yu Li Shen Si). Tuttavia, ci si può avvicinare alla meditazione con esercizi semplici a contatto con la Natura, di tipo yuanguan, come per esempio:

contemplare fenomeni naturali come le mutazioni di una nuvola, il tramonto del sole, l’azzurro del cielo, la luna (nel lago), la volta celeste, la bruma montana, i temporali, una cascata...;
contemplare una roccia, una montagna, un albero, un oggetto d’arte;
ascoltare il canto degli uccelli o il rumore del vento negli alberi.

Contrariamente alla pratica formale del Daoyin (l'antico nome del Qi Gong), durante la quale può essere praticata (è un’opzione) per accedere ad uno stato wuji (assenza di colmo), nei casi sopracitati si coglie l’opportunità di un evento esterno per meditare. Questi esercizi di meditazione si possono fare prima dal vivo e poi, utilizzando il ricordo, con l’immaginazione e la visualizzazione.

Qualche esempio di tecnica neiguan:
immaginarsi di essere vuoto come un bambù;
sedersi nella quiete (jingzuo);
sedersi e dimenticare (zuowang).

Qualche esempio di tecnica waiguan:
rallentare naturalmente il ritmo respiratorio;
osservare i movimenti del soffio (qiguan);
rievocare la genesi del mondo secondo la tradizione taoista (taisuqigong).

Un’altra pratica comune consiste nel pronunciare delle formule, al ritmo di due sillabe durante l’inspiro e altre due all’espiro: espressione-impressione (letteralmente dire-pensare)
. Ad esempio:

Xin ping qi he (cuore costante soffio armonia);
Pi quan zhou yi (mantenere con fermezza conservare unità);
An xin ping shen (calma cuore pace spirito);
An jing (calma silenzio).

Un’altra possibilità ancora consiste nel visualizzare degli esagrammi: immagini composte da sei tratti interi (yang) o spezzati (yin).

Meditazione o Visualizzazione con gli Esagrammi

La ricchezza dell’Yi Jing, 易經, è tale che noi lo possiamo avvicinare da molteplici punti di vista: testo oracolare, testo di saggezza, annuario storico,… un gioco di situazioni che ingloba la totalità delle manifestazioni. Vi invito qui ad “abbordare” il Libro delle Mutazioni come supporto alla meditazione.

Simile alla tecnica yuanguan, la contemplazione dei fenomeni naturali, questa meditazione si realizza in due fasi: una più esterna (waiguan 外觀), contemplare l’immagine nella struttura dei tratti che la compongono; l’altra più interna (neiguan 內觀), l’integrazione dell’immagine. Portando lo sguardo sull’immagine dell’esagramma e sui trigrammi che lo compongono otteniamo una lettura della realtà (visione esterna), poi attraverso l’integrazione dell’esagramma e l’osservazione del suo mutamento (visione interna) potremmo sperare in un risveglio alla realtà.

Nella prima parte adottiamo una postura consona alla meditazione, personalmente utilizzo la postura seduta con le gambe raccolte e con il tronco “Tra Cielo e Terra”. Proprio per questa relazione Cielo-Terra si possono utilizzare come supporto alla meditazione gli esagrammi Qian ䷀, 1- Lo Slancio Creativo, e Kun ䷁, 2 - Lo Slancio Ricettivo, o più semplicemente i trigrammi Qian ☰, il Cielo e Kun ☷, la Terra. Nella seconda parte cerchiamo di visualizzare un mortaio alchemico (ding) all’interno del nostro addome (dantian inferiore o campo di cinabro inferiore) nel quale far scendere l’immagine, quindi, con l’aiuto del Fuoco alimentato dal nostro Soffio Vitale (qi) consumare l’immagine ed ottenere una mutazione (yi) o trasformazione se non un risveglio. Questo tipo di meditazione può accompagnare l’interrogazione dell’oracolo, l’Yi Jing, nelle fasi “rotolare le parole nel cuore”, “amare ciò che si capisce” e “amare ciò che non si capisce”.
Lo spunto a questo articolo mi è venuto guardando il seguente video:
https://www.youtube.com/watch?v=yG1tPj4baVE&t=242s

* vedi la voce guan a pagina 452 della ENCYCLOPEDIA OF TAOISM, a cura del prof. Fabrizio Pregadio.

** ecco un ottimo articolo sull’argomento, purtroppo in inglese :
https://en.wikipedia.org/wiki/Zuowang

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