L'Anno del Cinghiale

Il calendario cinese si basa su due cicli: il ciclo solare e il ciclo lunare. Di conseguenza il primo giorno dell’anno cinese inizia con la seconda luna nuova dopo il solstizio d’inverno (21 dicembre). Si determina quindi un sistema astronomico e astrologico diverso da quello occidentale. Suddiviso in cicli di sessanta anni  ciascuno ripartito in dodici quinquenni (12 x 5), vede, nell’ordine, il susseguirsi dei seguenti segni: Topo, Bue, Tigre, Coniglio, Drago, Serpente, Cavallo, Capra, Scimmia, Gallo, Cane e Cinghiale (o Maiale). Ognuno di questi segni zodiacali si combina con i Cinque Elementi fondamentali della Tradizione cinese: Legno, Fuoco, Terra, Metallo e Acqua. L’inizio dell’anno coincide, nella tradizione cinese, con l’inizio della primavera.

Gi anni del Cinghiale: 1935, 1947, 1959, 1971, 1983, 1995, 2007, 2019, 2031.

Dal 4 Febbraio 2019 (tra il 4 e 5 febbraio avremo la luna nuova) al 25 gennaio 2020, inizio dell’anno del Topo di Metallo, è l’anno che nel calendario cinese, è dedicato al Cinghiale di Terra (猪 ZHU - CHU - Ricci 1137 o 豬 CHU - Ricci 1157). Questo periodo, come il precedente dedicato al Cane, è governato dall’Elemento Terra, una forza che tende all’equilibrio e alla stabilità.
 

L’Anno del Cinghiale di Terra
Usciamo da un anno che ha visto trascendere l’aspetto idealista del Cane verso un’aspetto ideologico; la fedeltà nelle sue convinzioni si è trasformata in estremismo degli ideali. Entriamo nell’anno del Cinghiale o del Maiale (Giappone). È l’ultimo animale dello zodiaco, il dodicesimo, ed incarna (in questo caso possiamo proprio dirlo) la prosperità, l’abbondanza e, citando un noto film, “la dolce vita”. Nascere sotto il segno del Cinghiale è, per i cinesi, un buon viatico per una vita fortunata e ricca di soddisfazioni.

Come specchio della sua personalità questo anno può essere ricco di opportunità, ma essendo legato all’Elemento Terra ci potremmo trovare “impantanati”; le attività lavorative e in particolare quelle commerciali, potrebbero subire un ulteriore rallentamento.

Molto indulgente con se stesso il Cinghiale tende agli eccessi, quindi, per quanto riguarda gli affari, attenzione ai momenti d’impulsività negli acquisti, non spendete oltre le vostre possibilità e fate attenzione ai raggiri. Il Cinghiale ha un carattere prodigo e appunto per questo carattere onesto e semplice, è facile preda dei truffatori. Per coloro che seguono diete dimagranti, se aumentate di peso… sapete a chi dare la colpa.

Cerchiamo di essere positivi. Sarà più facile creare nuove amicizie, ci sentiremo più liberi, tolleranti, generosi e disinvolti. Un anno che ci insegnerà a vivere la vita nel modo giusto: fino in fondo!

Il Cinghiale e il Maiale: animali sacri
Varaha avatar di Visnù
Animale sacro a Iside e a Shet, dio del deserto e protettore degli stranieri, il Maiale nell’Antica Roma come in Grecia, era dedicato alle divinità delle messi Demetra e Cerere come simbolo di fertilità. Solo in secoli recenti assume un’eccezione negativa come l’ignoranza, l’avidità e la lussuria.

Per gli ebrei e per l’Islamismo i Maiale è l’animale impuro, il cibo proibito, il peccato, il Male.

Per la simbologia cristiana rappresenta la stupidità, la volgarità, l’inaffidabilità e raccoglie in lui tutti i peccati carnali ed è anche identificato con Satana. Non da meno il Cinghiale. Il suo modo di cercare cibo piantando le sue zanne nel terreno è associato con l’al di là. Mercurio, l’accompagnatore delle anime, è legato al Cinghiale. In molti miti si racconta dell’eroe che sconfigge un Cinghiale come immagine della vittoria sulla morte stessa.

Per i Celti il Maiale rappresenta la forza, la fertilità e l’amore stesso. Simbolo di fortuna e prosperità era dedicato a Ceridwen e a Theia, madre della dea della Luna (un Maiale Bianco era simbolo della Luna), che allattava al suo senno tutte le divinità. Anche il Cinghiale, animale Solare, rappresenta valori positivi come forza, coraggio e altruismo, ma anche ferocia e sete di sangue.


Nel Buddismo il Maiale rappresenta l’ignoranza una delle tre categorie d’illusioni che impediscono all’uomo di raggiungere la “pienezza della vita” e che si trova al centro della ruota dell’esistenza.

Nella mitologia indiana Indù e Brahmanica, si racconta che Visnù, sotto forma di un cinghiale, Varaha, salvò la terra da Hiranyaksha. Il demone, implacabile nemico degli dei, sprofondò la terra nell’oceano, ma il cinghiale Varaha uccise Hiranyaksha e risollevò la terra dalle acque con le proprie zanne. L’incarnazione femminile di Varaha è Vajravarahi (una delle forme femminili Buddha, nota anche come Vajradakini o Vajrayogini).

 
Un poco di tradizione 
La Leggenda dei Dodici Animali dello Zodiaco
Una leggenda dice che l'Imperatore di Giada (玉皇大帝 - yù huáng dà dì) doveva scegliere Dodici Animali come guardie di palazzo. Il messaggero con la richiesta dell’Imperatore viaggiò per tutta la Cina informando i vari animali. Il gatto chiese al suo amico e vicino, il Topo, di svegliarlo, il giorno dopo, per poter raggiungere in tempo il Palazzo dell’Imperatore. Il Topo preso dall’euforia della partenza dimenticò di svegliare il gatto e da quel momento il gatto e il Topo sono diventati nemici mortali. Giunto a palazzo, il Topo si rese conto che il Bue era arrivato prima di lui. Senza scrupoli si arrampicò segretamente sulla schiena del Bue passandogli davanti.

La Tigre e il Drago pensarono che l’azione del Topo fosse ingiusta, ma poterono solo stabilirsi dietro al Bue. Anche il Coniglio trovò tutto questo ingiusto, ma nella corsa per il posto migliore riuscì a superare solo il Drago. L’atteggiamento del Coniglio fece infuriare il Cane che morse il Coniglio, ma colto in flagrante dall’Imperatore fu cacciato in fondo alla fila per punizione. Nella gara per questo posto così ambito si cimentarono anche il Serpente, il Cavallo, la Capra, la Scimmia e il Gallo. Il Maiale per la sua generosità si fermò, durate il tragitto per il palazzo, ad aiutare un mendicante e per questo motivo giunse a Palazzo che i giochi erano stati fatti, così si dovette accontentare dell’ultimo posto. Ma questa è solo una delle tante storie.

La Fortuna è Arrivata
Un “amuleto” molto usato come decorazione nelle case cinesi durante il Capodanno è l’ideogramma fú 福. È un ideogramma molto comune che orna case, negozi e luoghi di lavoro, che significa felicità o fortuna. Ma raramente lo si vede in posizione corretta.

La leggenda che riguarda questo elemento decorativo la si fa risalire alla dinastia Ming. Si racconta che l’Imperatore dell’epoca ordinò a ogni famiglia di decorare le loro case incollando l’ideogramma fú sulle loro porte. Il giorno di Capodanno l’Imperatore mandò i suoi soldati a controllare che i sudditi avessero seguito il suo ordine. Ma, leggenda vuole che una famiglia analfabeta avesse incollato il carattere a rovescio.

L’Imperatore furibondo ordinò che la famiglia fosse punita con la morte. Fortuna volle che l’Imperatrice fosse, in quel momento, presente e per pietà verso  la famiglia trovò una spiegazione a questo immane affronto: “rovesciare” 倒 si pronuncia dào ed è omofono di “arrivare” 到 dào. Quindi quando fú è sottosopra, significa che la fortuna sta arrivando. La spiegazione ebbe senso per l’Imperatore che con un atto di clemenza, fece liberare la famiglia.

Da quel momento in poi, la gente avrebbe iniziato ad appendere l’ideogramma fú 福 a testa in giù, sia per “chiamare” la fortuna che per ricordare la gentile Imperatrice.


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